Il Bando Investimenti produttivi, arrivato a quasi tre anni dai tragici eventi che hanno interessato ben diciassette comuni solo nella provincia di Fermo, ha l’obiettivo di rivitalizzare un’area geografica che, per l’ovvia conseguenza del sisma, ha necessità di arginare con forza la deriva dell’abbandono sia da un punto di vista economico che demografico”.

La direttrice della filiale fermana di Uni.Co (nuova denominazione del confidi unico regionale), Irene Mancinelli, presenta il bando regionale che sarà illustrato alle imprese nei seminari programmati per il 19, 20 e 21 marzo dal confidi e da CNA Territoriale di Fermo, in collaborazione con il GAL Fermano.

Si tratta di un bando molto atteso: le analisi sulla demografia delle imprese nella zona del cratere fermano – aggiunge il Presidente CNA Paolo Silenzi  – ci dicono che il saldo delle aziende attive tra il 2015 e il 2018 è negativo: perse 164 unità, cioè il 5,4% del totale. Guardando ad un arco temporale più ampio, facendo riferimento all’inizio della crisi economica, i comuni del cratere hanno visto chiudere 376 imprese negli ultimi dieci anni”.

Domani, 19 marzo, l’incontro informativo si terrà alle ore 21 alla Casa della Memoria di Servigliano, per proseguire il 20 marzo al Comune di Massa Fermana e chiudere giovedì 21 marzo nella sala consiliare di Amandola, sempre alla stessa ora. Gli appuntamenti di Servigliano e Amandola vedranno la partecipazione anche del GAL Fermano, con il coordinatore tecnico Rocco Corrado che presenterà i Progetti Integrati Locali gestiti dal GAL per l’area del cratere, mentre per Uni.Co interverrà la responsabile Paola Fava. L’incontro di Massa Fermana sarà declinato in particolare per le imprese del cappello.

Il Confidi da sempre al fianco dei suoi soci, tanti dei quali dislocati in questi territori martoriati  – prosegue Mancinelli diventa uno degli strumenti principali con cui rendere fattivamente efficace l’agevolazione al sostegno delle imprese. Basti considerare che il contributo riconosciuto sul progetto ammesso può essere erogato in un’unica soluzione, dopo l’opportuna rendicontazione delle spese sostenute, oppure in due soluzioni, con la possibilità di ottenere l’anticipo del 40% del contributo, ma dietro presentazione di idonea garanzia fidejussoria. Ottenere un anticipo del contributo – evidenzia la direttriceconsci che molte imprese hanno sostenuto le spese ammesse da oltre due anni, è una vitale boccata d’ossigeno e un concreto aiuto verso chi ha dovuto impegnare risorse anche importanti per ripristinare la funzionalità delle proprie aziende. Uni.Co, fin dalla sua nascita, ha puntato con forza allo strumento della fidejussione diretta a favore degli enti pubblici, riconoscendone il rilevante valore intrinseco a supporto di interventi di analogo spessore”.

Conclude Silenzi: “Il range delle spese ammissibili dal bando, sia nell’orizzonte temporale, con la retroattività fatta valere dal 24 agosto 2016, che nella tipologia così come l’ampia forbice dell’importo progetto ammesso alle agevolazioni, che va da un minimo di 20 mila euro fino a 1.500.000, stanno a sottolineare la portata significativa che la Regione ha voluto riservare a questo intervento”.