In Italia occorre riflettere sulla carenza di alternative di viabilità, che rende tutto più complesso e difficile, ingolfando strade la cui vocazione non è quella di assorbire un traffico veicolare e di mezzi pesanti di tipo autostradale. E questo vale anche per le Marche, in particolare per il Sud della regione, con una galleria autostradale chiusa”. E’ l’ulteriore nuovo grido di allarme del Portavoce della CNA Trasporti di Fermo Emiliano Tomassini, che raccoglie le preoccupazione dei colleghi del settore trasporti: “La criticità è sotto gli occhi di tutti e con i mezzi in ogni strada dei nostri centri abitati, costieri e non. Questo porta ad una dilatazione dei tempi di percorrenza, che spesso contrasta con gli obblighi di guida e di riposo: pochi chilometri esauriscono il periodo di guida senza poter neppure parcheggiare il mezzo, come pure i tempi di impegno. Bene fanno i colleghi autotrasportatori liguri a chiedere l’introduzione di una deroga, come possibile secondo le norme europee e nazionali in vigore ”.

Appare opportuno che una tale possibilità venga anche richiesta per la situazione marchigiana, che sta producendo ripercussioni anche sulla Statale Adriatica. Un intervento straordinario, secondo Tomassini, che prosegue: “Si fa fatica a delimitare una tratta, in quanto l’estensione delle code talvolta coinvolge l’intero percorso che va da San Benedetto del Tronto a Civitanova Marche, sia viabilità ordinaria che autostradale. Uscire e rientrare dall’Autostrada crea inoltre impatti sulla vivibilità dei luoghi, sulla sicurezza dei pedoni ed anche sul sistema turistico in generale”.

Per Emiliano Tomassiniun provvedimento generale sarebbe un segnale di attenzione ad un lavoro che va purtroppo sotto i riflettori solo quando produce problemi, senza pensare che ogni giorno chi guida un camion ha sempre una bella sfida davanti, da quella economica a quella logistica, da quella del lavoro a quella della sicurezza, senza parlare dei costi vertiginosi, e in aumento, del gasolio”.

I dirigenti locali CNA Trasporti sono concordi nell’affermare che “Nessuna azienda oggi può permettersi personale in eccedenza e doppi autisti e pertanto, tutelata la sicurezza di tutti, occorre favorire lo svolgimento del lavoro con gli strumenti legali possibili che riconoscano l’eccezionalità dell’evento per il periodo necessario alla normalizzazione delle strutture di viabilità”.