Riqualificazione e recupero degli edifici rappresentano oggi il motore principale del mercato delle costruzioni. Percorrere con decisione questa strada significa non solo invertire la tendenza negativa degli ultimi anni ma porre le basi di un nuovo sviluppo. Le costruzioni sono da sempre il driver più importante per la domanda interna. Un euro investito in edilizia produce tre euro di Pil. Con gli incentivi del piano Ecobonus per la ristrutturazione energetica e del piano Sismabonus per gli adeguamenti antisismici abbiamo a disposizione due strumenti ad altissimo impatto economico.

Quasi un milione di condomini sono stati costruiti negli anni del boom economico prima della normativa antisismica e senza nessuna attenzione agli aspetti energetici. Non siamo all’anno zero e molto è stato fatto. Dal 1998 al 2016 le misure di incentivazione fiscale per il recupero edilizio e la riqualificazione energetica hanno messo in moto investimenti per 237 miliardi di euro. Oltre la metà delle famiglie italiane si è mossa. Ora la sfida è offrire questa possibilità a un milione di condomini con il meccanismo della cessione del credito di imposta. È qui che si può spiccare il salto di qualità per qualificare e mettere in sicurezza il patrimonio immobiliare italiano e per imprimere una spinta potente alla ripartenza dell’economia”.

Lo ha affermato il Segretario generale della CNA, Sergio Silvestrini, chiudendo i lavori del convegno “Riqualifichiamo la Sicilia”, organizzato dalla CNA a Catania.