Assemblea elettiva per CNA Federmoda Marche, in cui sono stati nominati i portavoce regionali dei mestieri della moda marchigiana: Gianluca Mecozzi è stato eletto portavoce regionale di calzature, pelletterie e pelliccerie; gli altri portavoce regionali sono Doriana Marini, Emanuele Pulcinelli e Francesco Manoni.

Sono 6.178 le imprese marchigiane del sistema moda. Oltre due terzi sono aziende calzaturiere (4.437). Ad occuparsi di abbigliamento sono 1.953 imprese  mentre 463 sono le aziende tessili. Sono le imprese che hanno resistito ad una crisi lunghissima, che non è ancora finita.

Tra il 2009 e il 2016 il comparto moda delle Marche ha perso 2 mila addetti e 675 imprese, pari al 10 per cento delle 6.178 aziende in attività A pagare il conto più salato sono state le imprese di calzature e articoli in pelle (-574) mentre l’abbigliamento ha perso 62 aziende e il tessile 39. Un settore, quello della moda, composto da 3.863 aziende nel calzaturiero,1.891 nell’abbigliamento e 424 nel tessile.

In difficoltà anche l’export. “Le esportazioni del sistema moda marchigiano nel 2016” ha affermato la presidente Cna Federmoda Marche Doriana Marini “sono diminuite  5,6 per cento scendendo da 2 miliardi e 646 milioni a 2 miliardi e 497 milioni di euro (-148,6 mln) soprattutto per la forte diminuzione registrata nelle province del distretto calzaturiero fermano maceratese dove si registra un calo delle esportazioni che sfiora l’8 per cento. In frenata anche gli investimenti. Secondo l’Osservatorio Ebam, solo il 13 per cento delle imprese artigiane con dipendenti della moda marchigiana ha investito nel secondo semestre dell’anno scorso e nei prossimi mesi non sono previsti segnali di ripresa. Ad aver superato gli anni duri della crisi sono state le aziende che hanno investito in innovazioni di processo e di prodotto e che hanno saputo conquistare i mercati esteri. Ora, per guardare al futuro, per tessile abbigliamento e calzature sarà sempre più importante costruire reti d’impresa e network progettuali. Inoltre la moda del futuro dovrà essere sempre più attenta alle tematiche ambientali, introducendo in azienda nuove figure professionali come il progettista di prodotti tessili sostenibili e il responsabile della sicurezza chimica”.