Da cappello a cappello. Il premio Comunic@re della Cna, ideato e finanziato dal senatore Francesco Verducci, passa dalle mani di Loredana Passagrilli alla Complit di Amedeo Antinori, sul mercato dal 1989. “L’idea è di premiare il miglior progetto per la comunicazione digitale. Un tema chiave per il presente e futuro delle imprese, come ci ricorda anche il programma Industria 4.0 del Governo” sottolinea il direttore generale della CNA di Fermo, Alessandro Migliore.

Un premio che è un finanziamento di 5mila euro per pagare il tirocinante che realizzerà il progetto. “Un premio che sostiene e fa emergere la progettualità e la potenzialità del territorio”. Per vincere bisognava convincere la giuria: “Il nostro obiettivo era di far crescere le imprese partecipanti. E quest’anno c’è stata, da due a cinque, a dimostrazione che le piccole aziende stanno capendo il ruolo della comunicazione”. Un progetto riguardava la digitalizzazione di una impresa edile, uno a un negozio di articoli sportivi, uno per un calzaturificio per bambini e uno per un portale di beni culturali. Alla fine è stato scelto di nuovo, come un anno fa, un cappellificio. “Un progetto per noi esemplare, perché è concreto” ribadisce Migliore.

Loredana Passagrilli è rimasta soddisfatta, il premio è stato molto utile: “La mia tirocinante Irene a livello grafico era già molto portata. A questo abbiamo abbinato, grazie a questo premio, lo sviluppo di un nuovo tipo di cappello: abbiamo inventato la scoppola marchigiana, che richiama lo schiaffo tra nuca e testa. E lo abbiamo commercializzato, abbinando la tradizione dei nonni alla linea moderna”. Ecco il compito della tirocinante: “Creare una piattaforma di e-commerce per portare all’estero il ‘made in Marche’. E il primo acquisto è arrivato dalla Francia. Un primo passo che abbiamo abbinato a video emozionali girati nella piazza di Fermo. Giappone e Corea hanno apprezzato, perché gli davamo qualcosa in più rispetto all’oggetto. Il video gira nei loro negozi e porta un pezzo del Fermano in Oriente”. Un progetto che non si ferma: “Una americana ci ha contattato e partirà un progetto di e-commerce con gli Stati Uniti”.

La giuria è di alto livello: Francesco Adornato, Francesca Palma, Amedeo Grilli, don Mario Lusek e la professoressa Daniela Simoni. Sono loro che hanno scelto il progetto di Ludovico Peroni: “C’è della follia in chi mi ha scelto. Sono un musicologo, ma ho sempre applicato le conoscenze letterarie alla comunicazione lavorando da blogger e recensore. Sono partito da Montappone e ho girato per l’Italia. Camminando per Roma vedevo le vetrine con i cappelli e pensavo a come valorizzarli ancor di più. E ora creerò contenuti, lo story telling attorno al prodotto e un marchio che poi diventerà shop online ed e-commerce. Creerò l’identità del cappello”.

Obiettivo classico: superare la scarsa comunicazione di un’alta qualità. “Questo territorio va promosso, va conosciuto. Noi ci crediamo e questo premio per noi è una strada. Sono convinto che Ludovico Peroni, con la sua grande curiosità, sarà una grande risorsa. Noi dobbiamo essere riconoscibili, serve un marchio, serve, per noi che lo abbiamo, promuoverlo. Noi vendiamo in Cina, che per tutti è un competitor, ma dobbiamo crescere e con questo progetto di Pieroni ci riusciremo”.

A Verducci la chiusura: “Tre anni fa con il presidente della Cna Paolo silenzi ci chiedevamo quale potesse essere un contributo fattivo. E la strada scelta è stato quello di un contributo fattivo per un giovane, per fargli fare il primo passo e centrare il suo obiettivo, entrando in campo. Il primo passo è una cosa piccola, ma spesso il grande non si può fare se non si inizia dal piccolo. Oggi premiamo la nostra manifattura, la cultura del bello legata al territorio e ai nostri valori che oggi vivono grazie all’innovazione che portano i giovani a cui le imprese locali devono dare fiducia. E per darla a volte serve un aiuto, ecco il premio”. Un premio che è aperto a tutte le imprese del territorio, non per forza associate alla Cna.

[Testo raccolto da Raffaele Vitali]