Verde è bello. Le imprese marchigiane ripartono con la green economy. Sono state 11.870 le aziende della regione che negli ultimi cinque anni hanno investito su energie rinnovabili, risparmio energetico  e tecnologie pulite. Ad affermarlo la Cna Marche, che ha elaborato i dati Symbola Unioncamere per la nostra regione.  Un impatto, quello degli investimenti in green economy, che nell’ultimo anno ha prodotto un valore aggiunto di 4,3 miliardi di euro pari al 12 per cento del valore aggiunto regionale. Non solo. L’economia verde crea anche posti di lavoro. Nel 2016 hanno trovato un’occupazione nelle imprese ecologiche marchigiane 1.390 dipendenti, soprattutto giovani laureati.

“Le imprese che investono green” affermano il presidente Cna Marche Gino Sabatini e il segretario Otello Gregorini “dimostrano maggiore competitività, crescita delle esportazioni, dei fatturati e dell’occupazione. Nel manifatturiero, infatti, più del 40 per cento delle imprese che investe in tecnologie verdi esporta contro meno del  30 per cento delle altre. Inoltre il 35 per cento delle imprese greeen ha aumentato il fatturato lo scorso anno rispetto al 20 per cento di chi non ha investito in tecnologia verde. Infine oltre il 30 per cento ha introdotto innovazioni rispetto a meno del 20 per cento delle altre imprese”.

Gli investimenti in energie rinnovabili, risparmio energetico e tecnologie pulite, secondo la Cna Marche,  trovano motivazione non solo nella redditività attesa e nella crescita della domanda, ma anche nella consapevolezza da parte degli imprenditori del ruolo crescente che la sostenibilità va assumendo sotto diversi aspetti.  La green economy consente anche alle micro e alle piccole imprese marchigiane di investire su nuovi prodotti, e servizi, nuovi processi e nuove soluzioni organizzative perché le barriere poste dal costo delle tecnologie si stanno abbassando e l’accesso alle tecnologie verdi non è proibitivo.