La CNA Territoriale di Fermo, con la portavoce dei balneatori Maria Teresa Silenzi, il componente della presidenza e balneatore Alessandro Quinzi e la responsabile del settore turismo e commercio Luciana Testatonda, hanno partecipato lo scorso 22 novembre alla presentazione del Piano di Gestione Integrata delle Zone Costiere da parte della Regione Marche nella sala convegni di Villa Baruchello a Porto Sant’Elpidio.

Plaudiamo al nuovo piano di difesa della costa – esordisce la portavoce Silenzinella parte in cui si prevede l’ipotesi di nuove scogliere emerse per coprire tutta la costa elpidiense, nella speranza che si reperiscano presto i fondi necessari. Si tratta di interventi strutturali diventati ormai vitali, ancora di più ad oggi, dopo le recenti avversità atmosferiche”.

Ma osserviamo anche diverse criticità nella parte normativa”, Silenzi fa riferimento in primo luogo alle variazioni apportate alla tipologia di opere consentite e nello specifico alla distinzione tra quelle di facile e difficile sgombero, che vede l’adozione di un criterio meramente tecnico: “Sarebbe più utile – suggerisce – seguire gli esempi di Toscana e Liguria, che hanno superato tale criterio sia per i manufatti che per le fondazioni, basandosi piuttosto sul tempo di ripristino dello stato dei luoghi”.
Sempre in questo contesto, un altro punto critico secondo CNA è la previsione di quelle opere di facile sgombero che minimizzino l’interferenza con l’equilibrio idrodinamico del litoriale: “Vale a dire – chiarisce la portavoce dei balneatori di CNA – manufatti a mo’ di palafitta, opere che a nostro avviso oltre che snaturare l’armonia del costruito, potrebbero risultare di difficile attuazione, con la conseguenza di far gradualmente scomparire l’attuale attività balneare, aggravando la già precaria situazione delle imprese soggetti ad eventi meteomarini, alla Bolkestein e alla eccessiva burocrazia”.

Conclude Maria Teresa Silenzi: Chiediamo la modifica in alcune parti del piano, affinché vengano previste anche azioni di allargamento della spiaggia verso mare oltre alla rinaturalizzazione, per le diverse situazioni che si registrano lungo il litorale marchigiano. Come CNA presenteremo le nostre osservazioni al piano, soprattutto riguardo alcuni aspetti piuttosto critici”.