Per le aziende del cratere la strada della ripresa è sempre più in salita, dato che gli effetti diretti e indiretti delle calamità sono, purtroppo, destinati a protrarsi ancora a lungo.

CNA ha già sollecitato il Governo – riferiscono il Presidente Paolo Silenzi e il Direttore Generale Alessandro Migliorea dilazionare la ripresa del pagamento dei tributi nelle aree colpite dal sisma, ad oggi ancora fissata al 16 dicembre. E’ vero: sono previsti finanziamenti a tasso zero, erogati dalla Cassa Depositi e Prestiti tramite banche convenzionate, che permettono di cominciare i rimborsi a partire dal 2020. Eppure – sostengono i vertici CNA Fermo – il ripristino dei pagamenti resta un brutto segnale anche per la specificità degli eventi sismici, durati molti mesi, che hanno rallentato i pur significativi interventi promossi dalle istituzioni”.

A questo si aggiungono le difficoltà di accesso ai finanziamenti per pagare le tasse sospese, come lamentano le imprese stesse: “In molti casi – dicono Silenzi e Miglioresembra che gli Istituti di Credito rimandino a casa i clienti che intendono accedere ai mutui, adducendo motivi di ingorgo nella raccolta delle domande. Da parte delle banche è necessario il rispetto delle convenzioni, per non creare ulteriori problemi ad imprese che già stanno pagando duramente gli effetti dell’interminabile emergenza post sismica”.