Il SISTRI sta contattando le imprese non più obbligate chiedendone la cancellazione, ipotizzando presunti obblighi che queste imprese avrebbero in caso di mancata cancellazione entro il 31 dicembre 2014.

In proposito ricordiamo che lo scorso giugno il Ministero dell’Ambiente ha già formalmente chiarito che la mancata cancellazione delle imprese non più obbligate non comporta alcun obbligo rispetto al SISTRI, incluso quello relativo al contributo 2014. Pertanto le informazioni fornite dal SISTRI non hanno alcuna validità.

Con il medesimo comunicato, il Ministero si era impegnato a concordare la procedura di cancellazione con le Associazioni di categoria, al fine di evitare le complicazioni della procedura prospettata dal SISTRI alle imprese che direttamente stanno provando a cancellarsi. Al momento, questa scadenza non è stata ancora definita.

Ad oggi resta valida l’indicazione in base alla quale le imprese non più obbligate possono rinviare la loro cancellazione dal SISTRI fino a quando la procedura semplificata non sarà formalizzata.

Rispetto all’operatività del SISTRI, ricordiamo che al momento è ancora in vigore la scadenza del doppio regime prevista al 31 dicembre prossimo e il conseguente avvio, dal 1° gennaio 2015, delle sanzioni SISTRI; questo nonostante gli annunci dello stesso Ministro circa l’avvio, a breve, della nuova gara per aggiudicare la gestione del sistema di tracciabilità.

Nel frattempo la CNA prosegue il confronto con il Ministero e il Parlamento, sollecitando la necessità di intervenire immediatamente per sospendere questa scadenza e mantenere il regime cartaceo.