Il Decreto Milleproroghe rappresenta l’occasione opportuna per porre fine a una ingiustizia che si è trasformata negli anni in autentica vessazione: occorre introdurre un correttivo per evitare che, dal prossimo primo aprile, le imprese siano nuovamente costrette a pagare il contributo annuale per il Sistri, un sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi che ha mostrato di non funzionare, tanto da rimanere inoperativo da sette anni”. Lo afferma il presidente della CNA, Daniele Vaccarino.

Per la quinta volta – sottolinea – le imprese dovrebbero sobbarcarsi gli oneri di un sistema mai partito, con uno spreco ingiustificato di risorse che vengono sottratte agli investimenti e, dunque, alla crescita e all’occupazione. Ci attendiamo – conclude Vaccarino – che la politica intervenga immediatamente per evitare alle imprese di sostenere, ancora una volta, il pagamento di un contributo immotivato e per realizzare in tempi rapidi un sistema semplice ed efficiente di tracciabilità dei rifiuti pericolosi”.