Sin dalle prime ore dopo la prima scossa di terremoto che si è registrata la mattina di mercoledì 24 agosto, la CNA Provinciale di Fermo ha attivato i propri contatti per reperire aiuti da destinare alle popolazioni in difficoltà.

Abbiamo costituito una rete di solidarietà tra i nostri associati e i nostri fornitori – dichiara il Direttore Provinciale CNA Fermo Alessandro Migliorefondamentale è stata l’immediata attività di coordinamento con l’ufficio territoriale CNA di Amandola, da subito in contatto con il Comune e la Protezione Civile locale, oltre alle informazioni fatte circolare all’interno del sistema associativo dalle CNA di Ascoli Piceno e di Rieti”.

Aggiunge il Presidente Provinciale Paolo Silenzi: “Intendiamo essere vicini alle popolazioni e agli artigiani colpiti dal sisma. Stiamo facendo il possibile, non solo dal punto di vista dell’invio di aiuti ma ci mettiamo a disposizione anche da quello più tecnico, oltre alle azioni possibili tramite il nostro confidi Fidimpresa Marche. A breve sarà convocata una riunione della presidenza regionale di CNA, dalla quale emergeranno le indicazioni per i prossimi passi da compiere”.

 

Secondo una prima stima effettuata dall’ufficio territoriale di Amandola, non risulterebbero aziende danneggiate dal sisma, i danni si concentrano per la maggior parte sulle abitazioni private. Lo scorso venerdì 26 agosto l’associazione ha fatto arrivare alle zone montane del Fermano colpite dal sisma un carico di 1.000 bottiglie di acqua minerale da mezzo litro, parte offerte dalla ditta ASO Bibite di Altidona e parte dalla CNA di Fermo.

 

Nel frattempo, è attiva la raccolta di quanto offerto dalle aziende associate nei nostri uffici di Fermo, in via Salvo D’Acquisto 123, e Porto Sant’Elpidio, a Villa Baruchello, grazie alla grande disponibilità dimostrata dagli artigiani CNA.

In attesa delle direttive della Protezione Civile, al momento si è in fase di stoccaggio dei materiali quali: articoli di cancelleria, colori, album da disegno da parte di Adriacart (Porto Sant’Elpidio) e Proced srl; 1400 paia di calzini di varie taglie da parte del Calzificio Coccia (Rapagnano); olio di oliva dall’Oleificio Zamponi (Falerone); miele da Apicoltura La Sibilla (Monteleone di Fermo).

Segnaliamo anche la grande disponibilità della ditta Le Spiazzette di Amandola: il titolare, Massimo Gravucci, e la sua famiglia, al momento non possono rientrare nella casa che si trova nella frazione San Cristoforo perché dichiarata inagibile, tuttavia Gravucci si è comunque attivato, alla richiesta di  CNA, per garantire una fornitura di confetture.

A Massimo va il nostro plauso – riferisce Miglioreè un esempio virtuoso del grande cuore degli artigiani e della solidarietà anche di coloro che vivono in prima persona questo dramma”.