Con la Cna gli artigiani del Fermano approdano al M.O.C. di Monaco. Nell’ambito del progetto “Belle Marche”, finanziato dalla Regione Marche allo scopo di sostenere la commercializzazione dei nostri prodotti all’estero, la Cna Marche e la Cna Provinciale organizzano la partecipazione al Moda Made in Italy per il settore calzaturiero, che si svolgerà alla fiera di Monaco di Baviera dal 3 al 5 aprile prossimi.
Si trasferisce da “Palazzo Italia” di Berlino all’ente fieristico M.O.C di Monaco di Baviera il nutrito gruppo di artigiani della calzatura che avranno un contributo per promuovere i loro campionari e le eccellenze del territorio. Gli artigiani della scarpa di qualità potranno così partecipare alla maggiore manifestazione sulla moda Made in Italy che si tiene nei padiglioni dell’ente fieristico della città tedesca.
“Il M.O.C. è un’occasione strategica per promuovere l’eccellenza italiana – sostiene Luigi Gobbi, presidente Federmoda della Cna Fermo – soprattutto presso le nuove generazioni, che rappresentano una fascia di mercato da conquistare, perché non ancora pienamente sensibile alla qualità e alla cura manifatturiera delle calzature italiane”.
Il M.O.C riunirà 200 espositori, di cui circa 100 provenienti dall’Italia; in mostra oltre 500 collezioni dedicate all’Autunno/Inverno 2011. La fiera tedesca è capace di riscuotere ogni anno un elevato interesse da parte degli addetti del settore provenienti dalle zone della Germania del Sud, dall’Austria e anche dalla Svizzera, mercato che rimane uno dei più importanti per i nostri artigiani.
L’iniziativa coinvolge due importanti consorzi del territorio fermano – maceratese: si tratta dell’Elpidiense Export di Porto Sant’Elpidio, che partecipa con 19 ditte associate, e l’Expool di Fermo, che accompagnerà 6 suoi consorziati.
“La sinergia tra CNA e consorzi è evidente e il numero delle ditte associate alle due realtà parla chiaro – afferma il responsabile provinciale Federmoda CNA, Gianmarco Ferranti – da una parte, l’associazione affianca l’artigiano con i servizi, i bandi e l’accesso al credito (tramite Fidimpresa); dall’altra, il consorzio si occupa di gestire quello che per l’azienda di qualità è ormai vitale, vale a dire la continua ricerca di nuovi mercati della domanda”.
Fermo, lì 30 marzo 2011
L'Ufficio Stampa