Francesco Del Boca, Presidente di Unatras, dice e scrive il falso. E' assolutamente inammissibile che vengano clamorosamente stravolte le posizioni che i singoli componenti del tavolo dell'Osservatorio hanno tenuto nel corso delle ultime riunioni.
Comincia male il suo mandato il neoeletto Presidente se per vedere rispettata la verità occorre dotarsi di una videocamera affinché non vengano stravolti i comportamenti, gli atteggiamenti e le vere posizioni dei componenti dello stesso Osservatorio.
Vediamo allora cosa è veramente successo negli ultimi due incontri, durante i quali si doveva decidere in merito all'importo per i tempi di carico e scarico. E' successo che Del Boca ha esordito sostenendo, giustamente, che un indennizzo equo doveva tenere conto di tutta una serie di valutazioni economiche importanti per le imprese e che tali parametri portavano ad un importo orario di 60 euro/h, posizione sostenuta dalla CNA‐Fita, con invece Faggi che proponeva un importo minore. Inizia il confronto con la committenza che propone un importo di 30 euro/h e la discussione si protrae sulle rispettive posizioni sino a quando il Sottosegretario Giachino (che non fa parte dell'Osservatorio ma che e' sempre presente e che di fatto lo dirige) chiama fuori stanza Del Boca che quando rientra, senza un minimo di confronto tra di noi, abbandona i 60 euro e scende improvvisamente ai 45 euro/h. Tutto questo nel giro di 10 minuti di tête a tête con Giachino!
E veniamo alla seconda riunione. Ricomincia la discussione naturalmente sulla proposta sempre supportata da Del Boca, e concordata da Unatras, di 45 euro/h, e non, come invece sostiene falsamente ora lo stesso Del Boca, una "forcella, tra 40 e 45 ! Ricomincia la discussione con le posizioni che comunque rimangono lontane e allora, ancora una volta, Giachino chiama fuori stanza Del Boca che quando rientra fa scendere, sempre senza confrontarsi con nessuno, fa scendere l'importo a 42 euro/h, non tenendo fede al mandato di Unatras. Questa è la verità!
Vale solo la pena di ricordare inoltre due cose, sempre per amore della verità: la prima e' che il voto contrario della CNA‐Fita è per ragioni assolutamente opposte a quelle della committenza. La seconda, che tutti fanno finta di dimenticare, e' che l'importo dell'indennizzo e' solamente una fase di quanto l'Osservatorio doveva decidere. Rimangono infatti ancora da definire tutti gli aspetti regolamentari del decreto, aspetti che, se lasciati come contenuti nell'ultima proposta del Governo, fanno scendere ancora di più il reale importo per le imprese: basti pensare che la bozza del decreto prevede che le sole ore di attesa oltre la franchigia vengano pagate e che invece vengano escluse le operazioni di carico e scarico. Sfugge ai nostri interlocutori che l'obiettivo dei trasportatori è indurre la committenza ad efficientare l'organizzazione del lavoro di carico e scarico, senza scaricare le inefficienze sui trasportatori…
La posizione della CNA‐Fita è stata ed è tutt'ora quanto mai limpida; mantenere il mandato avuto da Unatras e considerare congiuntamente gli aspetti economici e regolamentari del decreto. Quanto a Del Boca e ai suoi rapporti particolari con il Sottosegretario saranno le Imprese a giudicare.