Cna e Confartigianato avevano manifestato anche davanti alla prefettura di  Ancona per chiedere la proroga del Sistri. Al Prefetto di Ancona Paolo Orrei avevano rappresentato le difficoltà delle imprese evidenziando le incongruenze e l’impossibilità di adempiere  agli obblighi previsti. A pochissimi giorni dall’entrata in vigore del sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti, le istanze  delle  imprese sono state recepite dal Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. L’accordo che ne proroga l’entrata in vigore finalmente coglie le gravi difficoltà di funzionamento da tempo denunciate dagli imprenditori e dimostrate in occasione del click day dell’11 maggio scorso che ha testato il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti.

Cna e Confartigianato delle Marche esprimono  soddisfazione per l’intesa siglata tra le Organizzazioni imprenditoriali e il Ministero dell’Ambiente.

Interessate al nuovo strumento 20 mila imprese nelle Marche e 360 mila in Italia.

Il nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti rappresenta uno strumento positivo, ma sono indispensabili opportuni adeguamenti tecnici e semplificazioni operative per renderlo facilmente utilizzabile dagli imprenditori.

Il rinvio dell’operatività dovrà quindi servire a individuare, le soluzioni tecniche per superare i gravi problemi di impasse tecnologica emersi finora e per garantire l’efficacia del sistema di tracciabilità dei rifiuti.

Secondo l'intesa raggiunta, il Sistri entrerà in vigore secondo le seguenti date di operatività differenziate per dimensione aziendale e per quantità di rifiuti trasportati.

dal 1° settembre 2011 – per i produttori di rifiuti che abbiano più di 500 dipendenti, nonché gli impianti di smaltimento, incenerimento, etc. (circa 5.000) e i trasportatori che sono autorizzati per trasporti annui superiori alle 3.000 tonnellate (circa 10.000);

dal 1° ottobre 2011 – per i produttori di rifiuti che abbiano da 250 a 500 dipendenti  e “Comuni, Enti ed Imprese che gestiscono i rifiuti urbani della Regione Campania”;

dal 1° novembre 2011 – per i produttori di rifiuti che abbiano da 50 a 249 dipendenti;

dal 1° dicembre 2011 – per i produttori di rifiuti che abbiano da 10 a 49 dipendenti e i trasportatori che sono autorizzati per trasporti annui fino a 3.000 tonnellate (circa 10.000);

dal 1° gennaio 2012  – per i produttori di rifiuti pericolosi che abbiano fino a 10 dipendenti.

L’accordo prevede inoltre procedure di salvaguardia in caso di  rallentamenti del sistema ed una attenuazione delle sanzioni nella prima fase dell'operatività del sistema.