La Cna di Fermo si unisce, in linea con la sua politica di aumentare la formazione scolastica per avere maggiori professionalità artigiane, all'appello del Comitato dell'Ipsia.

            “L’Ipsia “Ostilio Ricci” di Fermo rischia di non avere più tre distinte classi per il terzo anno delle tre specializzazioni tradizionali (elettrico, elettronico, telecomunicazioni) – ricorda il coordinatore provinciale Alessandro Miglioreun taglio che sarebbe estremamente dannoso per la scuola, per il pieno riconoscimento del diritto allo studio, per il futuro professionale degli studenti e per il tessuto produttivo fermano”.

            “La Cna Provinciale di Fermo – sostiene Miglioreritiene del tutto giustificate e condivisibili le istanze presentate dall'istituto superiore IPSIA, pur nella difficile condizione derivata dai pesanti tagli alla scuola. Auspichiamo che le istituzioni, a tutti i livelli,  prendano in seria considerazione il problema e facciano il possibile per risolvere non solo questa situazione, che riteniamo gravissima soprattutto in ottica futura, ma per quanto attiene al cambiamento dei programmi scolastici stessi. Questi – prosegue il coordinatoredovrebbero essere concepiti e definiti in relazione alle prospettive del mondo del lavoro, che ha sempre più bisogno di manualità e specializzazione. Accade sempre più spesso che i nostri imprenditori artigiani associati,  alla ricerca di giovani da inserire nell'organico, si trovino di fronte diplomati alla scuola tecnica poco più che novelli del mestiere all'atto pratico, persone che troppo rappresentano un costo, per il primo anno di permanenza nell'impresa, costretta a fare opera di formazione sul campo”.

            Ecco perché la Cna chiede che le istituzioni lavorino per aumentare le ore e le materie dedicate alla specializzazione e all'apprendimento di capacità manuali utili ai ragazzi per un agevole ingresso nel mondo del lavoro e alle imprese per diminuire tempo e risorse dedicate alla formazione.