Il fenomeno dell’abusivismo nell’artigianato, in modo particolare quello dei servizi alla persona, delle costruzioni e delle riparazioni, sta assumendo dimensioni preoccupanti anche nella nostra Provincia.

Il periodo di crisi generale che stiamo vivendo ha ridotto di molto  le disponibilità economiche delle famiglie, contribuendo ad incrementare il fenomeno, caratterizzato dall’offerta di prestazioni a prezzi estremamente contenuti e dunque concorrenziali.

Una concorrenza però sleale-  che non è quella del libero mercato, della competenza o della professionalità –  giustificata solo dalla possibilità che gli abusivi hanno di praticare prezzi ridotti evadendo il fisco, non rispettando le norme previdenziali, quelle sulla sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro.

Siamo consapevoli che, mentre risultano efficaci i controlli effettuati presso le aziende regolari al fine di verificare il rispetto degli adempimenti connessi all’attività, sono carenti gli strumenti disponibili per far emergere il sommerso, sia perché spesso la sua stessa esistenza sfugge agli organi competenti, sia perché risulta difficile attuare i controlli, anche in caso di segnalazioni, laddove l’attività si svolga presso il domicilio dell’abusivo o del cliente, che esula dalle regole applicabili alle ispezioni sui luoghi di lavoro.

Tale situazione genera un grave danno alle imprese e ai professionisti onesti.

Nonostante tutto questo- fortunatamente- il numero delle imprese attive nei servizi di barbiere e parrucchieri e degli istituti di bellezza localizzati nella Provincia di Fermo resta pressochè immutato.

Oltretutto, proprio in questi giorni, nel settore dell’acconciatura, della ricostruzione unghie e dell’estetica  segnaliamo con preoccupazione il fenomeno sempre più diffuso dell’utilizzo, da parte di questi operatori, di prodotti scadenti, non testati, irrispettosi delle norme CE e potenzialmente pericolosi per la salute.

Di qui la necessità per la CNA di promuovere iniziative informative e di sensibilizzazione dei consumatori rispetto ai danni sociali ed ai rischi per la salute connessi all’abusivismo con un Convegno pubblico che si terrà presumibilmente a settembre 2011 e la diffusione di materiale cartaceo informativo ad hoc