Sul territorio nazionale sono 119.707 le imprese del settore tra istituti di bellezza ed acconciatori; 225.725 gli addetti occupati, di cui il 68% sono donne. A questi dati si aggiungono 8.600 aziende dell'industria del benessere tra palestre, piscine, alberghi e agriturismi che offrono benessere, stabilimenti balneari e termali.

Numeri confortanti che però nascondono un problema: di tutte queste imprese artigiane, solo il 51% è iscritto ad associazioni di categoria: “Una percentuale troppo alta – commenta Perlita Vallasciani, presidente Benessere e Sanità per la Cna Provinciale di Fermo che ha come conseguenza una scarsa rappresentantività. Solo l'unione e la condivisione possono essere il nostro punto di forza”.

Sono i dati che Perlita Vallasciani ha presentato all'incontro con gli operatori del settore svoltosi lunedì 4 luglio alla Sala Castellani di Porto San Giorgio, organizzato in collaborazione con la Banca delle Marche.

Per quanto riguarda il panorama provinciale, invece, ammontano a 534 le imprese iscritte alla Camera di Commercio che si occupano di benessere e sanità  nel Fermano, tra acconciatori e attività di estetica; con una media di 2,5 addetti per ogni impresa, il totale complessivo è di oltre 1600 operatori, cifra a cui va aggiunto un centinaio lavoratori dell'indotto.

Il settore, nella nostra provincia, rivela una certa stabilità, caratterizzandosi per un aumento continuo, ma contenuto, del numero delle imprese che vi operano. Nonostante questo, il presidente Vallasciani ha invitato estetiste ed acconciatori presenti alla riunione di lunedì a difendere le politiche di settore attraverso la partecipazione all'attività associativa, aggiungendo: “Il mercato è cambiato e continuerà ad evolversi: è necessario lavorare in un'ottica diversa, creare delle reti di impresa, offrire al cliente il meglio della professionalità specialistica, così da combattere la concorrenza sleale e sommersa”.

Il dottor Giuliano Bartolomei, nella sua relazione dal titolo “Come sopravvivere alla crisi”, ha illustrato agli artigiani presenti alcuni metodi per calcolare le componenti di costi, prezzi e profitti di imprese come quelle che si occupano di benessere e sanità. L'azienda del settore che riesce a sopravvivere alla crisi sarà quella di medie dimensioni, che offre una vasta gamma di servizi, ma specialistici, al cliente e che lavora in cooperativa.

Luciana Testantonda (responsabile Benessere e Sanità della Cna Provinciale di Fermo) e Rocco Giuliano (responsabile Benessere e Sanità della Cna di Macerata) hanno annunciato che il prossimo ottobre sarà organizzato un convegno pubblico sul tema dell'abusivismo e della concorrenza sleale, a cui saranno invitati gli assessori regionali competenti e i vertici dell'Asur delle Marche.

Una vera piaga per il settore per combattere la quale, però, la repressione non è più sufficiente: necessaria è la sensibilizzazione verso gli utenti riguardo i rischi in materia di sicurezza e di igiene a cui si va incontro se ci si affida a chi svolge questi servizi in maniera abusiva.

Al termine dell'incontro è stato nominato, in attesa di un ulteriore allargamento, il direttivo pro-tempore della categoria degli acconciatori, composto da: costituito da:

Guido Gennaro, Vittorio Riccioni, Lino Micalessi, Maria Cristina Polini, Paolo Indiveri, Patrizia Del Savio, Rosa Ingenito, Stefania Spinelli, Giampiero Bastarelli, Michele Torquati.