Si  è tenuta lo scorso lunedì 11 luglio, ad Ancona, alla presenza del neo-presidente Cinzia Franchini,l’assemblea della CNA – Fita: sul tavolo della discussione il difficile momento che il settore autotrasporti sta affrontando e la linea di protesta da adottare.

Dopo una partecipata assemblea con i trasportatori presenti si è scelto la linea morbida per la mobilitazione nazionale del prossimo lunedì 25 luglio.

Sarà una giornata senza blocchi del traffico, tir lumaca o altre forme di protesta adottate in passato che spesso hanno finito per creare disagi solo ai cittadini. Lunedì 25 luglio – commenta il presidente Cinzia Franchiniallestiremo presidi pacifici e civili sul territorio e distribuiremo volantini per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla difficile situazione del settore autotrasporto”.

Una situazione che ha portato nell’anno 2010, solo nella nostra regione, alla chiusura di oltre 177 imprese: si è trattato di 377 imprese nell'arco di 3 anni e di 900 posti di lavoro persi.

Vogliamo l’eliminazione delle accise dimenticate e mai abrogate – afferma il presidente Franchini – paghiamo ancora le accise per la guerra dell’Abissinia, che risalgono all'11 luglio del 1935, a cui se ne sono aggiunte altre, fino all’ultima per la guerra in Libia e i profughi libici: per un totale di circa 0,40centesimi al litro”.

La protesta che il 25 luglio la CNA – Fita metterà in atto ha trovato l’adesione delle categorie dei consumatori, dell’associazione distributori di carburante, delle associazioni di trasporto persone, dell'associazione taxi. La protesta vuole coinvolgere anche i cittadini, che pagano le accise sulla benzina  e vedono l’aumento dei prezzi delle materie prime e dei generi alimentari.

Nelle Marche la mobilitazione del 25 luglio coinvolgerà più di 2000 associati CNA – Fita, che lamentano non solo l’aumento dei carburanti ma anche quello dell'RC Auto deciso dalle Province  – sottolinea Massimiliano Felicioni, responsabile provinciale CNA – Fita di Fermo per un +3,5% a Pesaro  e un +3% ad Ancona. Questo comporta una spesa di 600 euro in più all’anno per ogni veicolo”.

La presenza del presidente Cinzia Franchini è stata l’occasione anche per parlare delle altre difficoltà del settore e porre sul tavolo questioni urgenti come il mal contento per i consorzi, la mancanza di tariffe minime adeguate e della certezza dei tempi di pagamento.

Cinzia Franchini nel concludere il suo intervento ha assicurato che, se la protesta di lunedì 25 luglio non sortirà gli effetti sperati, la categoria si dovrà preparare a una mobilitazione di massa seria, prima che gli agonizzanti autotrasportatori chiudano definitivamente.