La tempesta finanziaria che si sta abbattendo sull’Italia sta già provocando serie ripercussioni anche al sistema delle piccole e medie imprese del fermano che, dopo tre anni di passione e tanti caduti sul campo (si calcola almeno 700 attività nei vari settori), ora si trovano davanti un’altra ecatombe, soprattutto in vista della ripresa dell’attività dopo la pausa estiva, a Settembre.

Secondo il Presidente della Cna di Fermo, Sandro Coltrinari “La fase che stiamo attraversando è delicatissima e dipende in gran parte dalle condizioni di fondo dell'economia italiana (debito pubblico, mancata crescita e investimenti, spesa sociale, costi delle politica e della pubblica amministrazione, etc.). Questa fase è in parte connessa a un problema europeo di fragilità dei paesi periferici.  A ciò si aggiungono i problemi di bilancio degli Stati Uniti. Ma queste incertezze dei mercati si traducono per l'Italia nel deciso ampliamento degli spread sui titoli sovrani e nella penalizzazione dei valori di borsa. Questo comporta un elevato onere di finanziamento del debito pubblico ed un aumento del costo del denaro per famiglie ed imprese. Tutto questo mentre il Governo, anche dopo il varo della manovra economica,  sembra non aver trovato soluzioni convincenti, né per i mercati né per le imprese, per uscire dal pantano. Questa manovra era certamente inevitabile, ma purtroppo già ora, dopo appena due settimane passate, si rivela insufficiente. Lo dimostra la sonora bocciatura dei mercati che non credono alle misure dall’esecutivo".

“Questa manovra – continua il Presidente – non fa ripartire la crescita, non fa marciare l’economia. E senza crescita non si può aggredire il macigno del debito pubblico. In questa fase delicatissima occorrerebbe maggiore senso di responsabilità della politica. Per evitare che la situazione italiana divenga insostenibile occorre ricreare immediatamente nel nostro Paese condizioni per ripristinare la normalità sui mercati finanziari con un immediato recupero di credibilità nei confronti degli investitori”.

A tal fine si rende necessario un Patto per la crescita che coinvolga tutte le parti sociali; serve una grande assunzione di responsabilità da parte di tutti ed una discontinuità capace di realizzare un progetto di crescita del Paese in grado di assicurare la sostenibilità del debito e la creazione di nuova occupazione. Occorre modificare il Patto si stabilità che blocca milioni di euro che potrebbero essere impiegati nella creazione di infrastrutture e dare lavoro a centinaia di imprese. Bene il patto tra le parti sociali nazionale mentre a livello provinciale occorre riprendere subito un tavolo di concertazione comune ed un patto di solidarietà formato da Rete Imprese Italia e istituzioni pubbliche e creditizie, per fronteggiare questa nuova emergenza”.

La Cna di Fermo sottolinea l'impegno dei propri artigiani che, a differenza dei parlamentari italiani che andranno in ferie dal 4 agosto al 12 Settembre, in questi ultimi anni, restano a casa, riducono o rinviano le ferie. Questa tendenza si sta facendo sempre più marcata e il fenomeno delle chiusure in blocco delle attività è ormai un ricordo.

Anche la Cna di Fermo si riserva un periodo esiguo di ferie dal 05 al 21 Agosto.

Con la speranza di rivedervi a settembre…BUONE FERIE A TUTTI!!!