- Nessuna sperimentazione,
- Costi elevatissimi per le imprese,
- Procedure macchinose,
- Materiale informatico assolutamente non all'altezza delle necessità e non affidabile,
- Penalizzazione delle imprese italiane rispetto a quelle estere oltre alle particolarissime procedure che si sono seguite per l'appalto dell'intero sistema.
Tutti elementi che dimostravano quanto e come si fosse iniziato un percorso importante però con il piede sbagliato.
La Cna insieme alla Fita sin dalla prima riunione al Ministero, unica fa le associazioni dell'autotrasporto, aveva espresso la propria assoluta contrarietà alle modalità individuate dal ministro Prestigiacomo e anche negli incontri successivi, fino all'ultimo di giovedì 4 agosto, aveva continuato ad evidenziare le criticità dell'intero sistema. In particolare la Cna con riferimento ai costi, diretti e indiretti, sostenuti dalle imprese di in questi due anni, pur in presenza di un mal funzionamento della piattaforma, invitava il Ministro ad una sospensione di due anni così come Rete Imprese Italia aveva più volte rilanciato.
"Se le finalità erano condivisibili le modalità con cui il Sistri voleva attuare la tracciabilità dei rifiuti pericolosi – ha affermato Cinzia Franchini presidente nazionale Cna-Fita – erano semplicemente intollerabili. Il fatto stesso che il Governo, dopo due anni, abbia completamente rivisto il suo approccio alla materia attraverso l'abrogazione de facto del Sistri dimostra quanto questo impianto fosse impraticabile. Per due anni le imprese di autotrasporto hanno finanziato – ha proseguito la Franchini – una sperimentazione senza risultati apprezzabili e soprattutto senza poter contare su una piattaforma affidabile. Un fatto gravissimo che rappresenta un chiaro vulnus pagato a caro prezzo dalle nostre imprese"
" Se l'abrogazione – afferma Felicioni Massimiliano resp Dipartimento Ambiente e Sicurezza della Cna Fermo – ci mette al riparo dal rischio di dover pagare ancora in futuro, rimane aperta la questione dei contributi sin ora pagati. A tal propositoportiamo a conoscenza dei nostri associati che a breve la CNA si attiverà per predisporre un'azione finalizzata al risarcimento delle somme pagate. Prima di ripartire si azzerino anche i conti".