Il rientro dalle vacanze di Ferragosto è stato segnato da importanti novità per gli artigiani.

Si tratta dell’abolizione del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, che sarebbe dovuto partire, a scaglioni, con l’inizio di settembre.

Il Sistri aveva preso il via nel 2009, su iniziativa del ministero dell’Ambiente, al fine di conferire una migliore tracciabilità alla movimentazione a livello nazionale dei rifiuti speciali (che rappresentano l’80% di quelli prodotti) e di combattere dunque i traffici illeciti. Non a caso proprio il ministro per l’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, paladina in prima persona della nuova normativa, anche nei suoi momenti più difficili, ha criticato senza mezzi termini la mossa definendola come un vero e proprio “regalo alle ecomafie”. Di parere opposto è Rete Impresa Italia di cui fa perte la CNA, che osserva in una nota che “nessuno ha fatto alcun regalo alle ecomafie che, anzi, sarebbero probabilmente state favorite da un sistema farraginoso, costoso  e complicatissimo da gestire per le piccole e medie imprese”.
E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n° 188 il Decreto Legge 13 agosto 2011 n° 138 recante "Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo".
Il provvedimento è entrato in vigore sabato 13 agosto 2011 e perderà la sua efficacia se non sarà convertito in legge entro 60 giorni dalla data di pubblicazione in G.U.
In materia di tracciabilità di rifiuti, il D.L. 138/2011 con art. 6 comma 2 dispone che da oggi 13 agosto 2011 il Sistri è abolito.

Con l'abolizione del Sistri resterà in vigore l’attuale sistema di gestione “manuale” dei rifiuti speciali: registro cartaceo di carico e scarico, formulari di trasporto e il Mud, Modello Unificato di Dichiarazione annuale dei rifiuti. Non si sa ancora come sarà risolto il problema delle imprese che hanno già pagato l’iscrizione al sistema e versato i relativi contributi, per gli anni 2010 e 2011