Martedì 22 novembre 2011 il Consiglio Regionale delle Marche ha approvato una legge che finalmente da attuazione della disciplina dell’attività di tinto-lavanderia contenuta nella legge nazionale n. 84 del 2006. La legge nazionale, attraverso un successivo intervento normativo – la legge 59/2009 / direttiva servizi, fissava la competenza esclusiva delle regioni nella definizione dei corsi di 450 ore e/o nell’identificazione dei diplomi necessari per i responsabile tecnico delle lavanderie.
Questa legge è il frutto di un percorso unitario con le altre associazioni artigiane della regione, attivato grazie alla spinta e la determinazione della presidente provinciale di settore Daniela Pierigè, che, tramite la CNA – Associazione provinciale ci Macerata – ha sollecitato un confronto serrato sin dai primi giorni dell’attuale legislatura regionale.
La legge permetterà di dotare la categoria di strumenti atti alla formazione, alla qualificazione del settore a favore del mercato e dell’ambiente.
La presidente regionale delle Lavanderie Anna Maria Pioni, che ha seguito costantemente insieme al funzionario CNA Luciano Ramadori che coordinava la politica associativa regionale unitaria sul tema , ringraziano l’ Assessore Sara Giannini , la Giunta Regionale, il Consiglio Regionale per aver raccolto con questa legge le preoccupazioni della categoria relative al diffondersi delle lavanderie self-service, cui non si applicano i limiti previsti dalla vigente normativa di settore ,che vanno diffondendosi sul territorio , rappresentando ,in alcuni casi, una forma di concorrenza sleale per le aziende tradizionali di tintolavanderie.