Il balletto sulle bozze del Decreto Legge è finito ieri miseramente e al termine di quella tumultuosa giornata la CNA-Fita registra, con preoccupazione, le determinazioni contenute nel D.L. che il Governo ha portato alla firma del Presidente Napolitano. Da mesi la nostra Associazione, in modo pacifico e con puntuale conforto di analisi e dati, ribadisce l’allarmante corsa al rialzo dei costi del gasolio e dei pedaggi autostradali che si ripercuote, direttamente, sulla gestione finanziaria corrente già pregiudicata dal credit crunch perpetuato dalle banche da un lato e dall’altro dall’allungarsi dei tempi di pagamento.

Con l’ulteriore aumento delle accise di oggi e il possibile incremento di gennaio dei pedaggi il clima è diventato rovente e la faticosissima pace sociale garantita fin qui rischierebbe di capitolare a causa dell’unico sfogo possibile: il fermo dei mezzi.

La CNA-Fita conscia della pericolosità della situazione ma altrettanto consapevole del drammatico momento che il Paese intero sta vivendo si appela alla Committenza tutta affinché possa con lei condividere un sommo atto di responsabilità finalizzato a motivare un confronto diretto per approfondire e chiarire le divergenze che ad oggi non hanno consentito l’incontro delle singole volontà. Carburante e pedaggi non possono dividere l’autotrasporto e la Committenza che invece devono preoccuparsi di superare l’attuale crisi economica.

C’è bisogno di tutti per uscire da questo pericoloso vicolo cieco e perciò la CNA-Fita invita, presso la sua sede nazionale, le Committenze per un confronto volto ad individuare soluzioni immediate e concrete.

 

Cinzia Franchini

Presidente Nazionale CNA-Fita Trasporto merci e persone