INCOMPRENSIBILE DECISIONE DI SOCIETA’ AUTOSTRADE. PROTESTANO GLI AUTOTRASPORTATORI DELLA CNA.

Nei prossimi giorni carburanti, alimentari e merci a rischio.

Dopo il fermo dell’autotrasporto a mettere in difficoltà cittadini, aziende e attività commerciali delle Marche, ci sta pensando in queste ore la Società Autostrade che, a causa delle avverse condizioni meteo, ha deciso di interdire la circolazione dei veicoli con portata superiore ai 7,5 tonnellate su tutte le arterie autostradali del Centro Italia ed in particolare delle regioni Emilia Romagna, Umbria, Toscana e Marche.

 “Una decisione assurda – dice il responsabile regionale di CNA-FITA, Riccardo Battistiche blocca di fatto il trasporto merci nell’Italia centrale e che provocherà gravissimi disagi alla popolazione nell’approvvigionamento delle materie prime (alimentari, carburanti, merci) e che metterà in difficoltà anche tante imprese della manifattura e della produzione. Si tratta di una decisione ingiustificata che in realtà nasconde solo una carenza di tipo infrastrutturale, organizzativa e di investimento di Società Autostrade che, in maniera preventiva, dimostra di non essere in grado di affrontare la gestione di un efficace Piano neve”.

Gli autotrasportatori, grandi clienti di Società Autostrade, chiedono che, in circostanze come queste, vengano attuate tutte le misure necessarie al fine di garantire al meglio la circolazione dei veicoli pesanti, soprattutto in presenza di condizioni meteo avverse come quelle abbondantemente annunciate.

D’altro canto – ribadisce Battisti – molti degli autotrasportatori professionisti che si mettono in viaggio in queste ore, sono adeguatamente attrezzati per fronteggiare tale tipo di emergenze.  Non si può discriminare o, peggio, criminalizzare un’intera categoria di professionisti per colpa di qualche sconsiderato (per lo più vettori stranieri) che, come accaduto lo scorso anno,  si è messo in viaggio senza l’adeguata attrezzatura (gomme termiche, catene, etc.), necessarie in questi periodi di condizioni meteo avverse. Così come nei giorni scorsi abbiamo espresso il nostro disappunto in occasione delle sciopero della categoria  crediamo che questo nuovo stop ai mezzi pesanti sia ancor più dannoso in un momento di crisi e grave difficoltà per l’economia. Non vorremmo che siano ancora i cittadini, gli imprenditori e gli stessi autotrasportatori, a pagare per inefficienze e carenze infrastrutturali altrui”