COMUNICATO STAMPA

Nessuna critica alla Prefettura di Pesaro e Urbino che con la Polizia Stradale ha dovuto fare il “lavoro sporco” per l’inefficienza della rete

Maltempo, autotrasportatori di nuovo all’attacco

di Società Autostrade per il blocco in A/14

Pesaro, i mezzi pesanti scaricati in aree di sosta e camionisti abbandonati a se stessi

 

PESARO – Sul blocco dei Tir in autostrada per il maltempo nessuna critica al Prefetto di Pesaro e Urbino ma alla Società Autostrade per l’Italia. CNA-FITA precisa la sua posizione e sottolinea come nella sua nota di critiche alla società che gestisce la rete viaria autostradale non via sia in alcun punto una critica al comportamento della Prefettura di Pesaro e Urbino con la quale vi è sempre stata invece la massima collaborazione. La critica degli autotrasportatori era proprio rivolta esclusivamente a Società Autostrade che,  ancora una volta, sollecitando l’intervento delle Prefetture ha dimostrato un atteggiamento quanto meno opinabile bloccando di fatto la circolazione ai mezzi superiori alle 7 tonnellate anche su tratti della A/14 che nei giorni scorsi non sono stati affatto interessati dalle precipitazioni nevose. Un provvedimento assai discutibile che ha finito per scaricare invece tutto il traffico pesante sulle strade statali e provinciali”.

Nessuna critica alla Prefettura di Pesaro e Urbino che, semmai – assieme alla Polizia Stradale – ha dovuto fare il lavoro “sporco” nei confronti della categoria costringendo i mezzi pesanti a passare ore e ore  in aree di sosta (nemmeno indicate come nel caso di Fano), e in parcheggi e vie cittadine. Se davvero Società Autostrade era pronta all’emergenza con uomini e mezzi (come oggi affermato in un comunicato di risposta a CNA),  come si può decidere di bloccare completamente ed in maniera preventiva il traffico pesante per un evento abbondantemente annunciato e, per di più, in tratti di autostrada che non sono stati nemmeno toccati e semmai sfiorati dalle precipitazioni nevose?  Ed inoltre perché Società Autostrade per l’Italia, che ha gli autotrasportatori come grandi clienti, non opera un discrimine in ingresso tra quegli autotrasportatori professionisti che hanno tutte le necessarie dotazioni (gomme antineve, catene), con chi invece (tra i quali molti vettori stranieri), non le ha?

Non vorremmo che dietro le parole “sicurezza” e “difesa dell’incolumità”, si celi invece l’incapacità a gestire una situazione abbondantemente annunciata e per la quale Società Autostrade dovrebbe essere invece  sufficientemente attrezzata. Quello di Società Autostrade, che pure introita dagli autotrasportatori cifre ragguardevoli del suo bilancio, ci pare invece un ingiustificato atteggiamento preventivo che penalizza una intera categoria di lavoratori e che finisce per colpire indirettamente anche cittadini e imprese che, a causa del blocco della circolazione dei Tir, pagano anche in termini economici i mancati approvvigionamenti di materie prime (alimentari, carburanti, etc.).

 

venerdì 3 febbraio 2012