MANIFESTAZIONE REGIONALE DELLE IMPRESE, DEI LAVORATORI, DEI PROFESSIONISTI TECNICI DELLEDILIZIA.

Mancanza di lavoro, concorrenza sleale, mancanti pagamenti, stretta creditizia, il settore dell’edilizia sta vivendo la peggior crisi degli ultimi 30 anni, molte aziende hanno chiuso tante altre stanno chiudendo.

BASTA!!! E’ora di farsi sentire !

La CNA insieme ad altre sigle sindacali ha organizzato una manifestazione davanti al Palazzo della Regione Marche,  e perciò cari artigiani chiediamo la vostra massiccia adesione, portando anche i vostri mezzi di lavoro .

LA CNA VI INVITA A PARTECIPARE LUNEDI’ 19 MARZO 2012 DAVANTI ALLA REGIONE MARCHE

Programma

 

ore 9.00 raduno davanti al Palazzo della Regione

di via Gentile da Fabriano 9

ore 9.30 interventi programmati dei partecipanti alla manifestazione

ore 11 .00 dichiarazioni e interviste per la stampa e i media

 

I 6 NODI DELLA CRISI EDILIZIA

1.       COSTRUZIONI A RISCHIO “DEFAULT”

La sopravvivenza di un intero sistema produttivo primario

come quello delle costruzioni è a rischio nelle Marche

2.       TUTELARE IL LAVORO E DIFENDERE L’OCCUPAZIONE

La stagnazione e la recessione del mercato delle costruzioni

marchigiane prevista anche per il 2012 va contrastata con

forza per tutelare il lavoro

3.       SUPERARE LA STRETTA CREDITIZIA

L’indiscriminata stretta creditizia (credit crunch) sta letteralmente

riducendo allo stremo il sistema delle imprese e, con

esso, i lavoratori edili e i professionisti delle costruzioni

4.       RIQUALIFICARE LE NOSTRE CITTA’

La riqualificazione, sia urbanistica che edilizia, delle nostre

città condizione essenziale per la ripresa di tutto il comparto

delle costruzioni marchigiane

5.       PAGARE SUBITO I LAVORI ESEGUITI

Lo sblocco dei pagamenti e la revisione del Patto di Stabilità

interno sono interventi prioritari da prendere subito, pena lo

stato di default del settore

6.       AVVIARE NUOVI PROGRAMMI DI INTERVENTI PUBBLICI

E PRIVATI

La ripresa dell’edilizia regionale “passa” attraverso la realizzazione

di un importante programma di opere piccole e medie

nei settori pubblico e privato

 

LE AZIONI PER SUPERARE LA CRISI EDILIZIA

 

L’intero comparto regionale delle costruzioni è in agonia, mettendo così a rischio la tenuta di tutta l’economia. Essosta letteralmente morendo nel silenzio e nell’indifferenza delle istituzioni e della politica.

La eccezionale gravità della crisi edilizia in atto non ha trovato finora alcuna risposta da parte degli enti pubblici e delle istituzioni.Ciò è inaccettabile. La situazione è molto più pesante di quella percepita dal mondo politico e amministrativo e richiede interventi forti da subito.

 

1.Sblocco immediato dei pagamenti per lavori pubblici e prestazioni professionali eseguiti.

2. Rilancio degli investimenti

3. Superamento della stretta del credito tutela del lavoro in edilizia impedire il raddoppio degli oneri di urbanizzazione

4.Disapplicazione da parte dei Comuni della nuova IMU

5. Creare fondi “reali” per realizzare politiche di housing sociale

6. Semplificare le pratiche urbanistico-edilizie,accelerare la messa in gara di opere pubbliche piccole e medie

7.Privilegiare nelle gare di appalto di lavori e di servizi di ingegneria e architettura l’affidamento con il metodo

dell’offerta economicamente più vantaggiosa rivedere la legge regionale del “Piano Casa

8. Dare impulso alla riqualificazione urbana

9. Affrontare le tematiche regionali irrisolte:

1) un piano casa 3 per rilanciare l’edilizia con superamento del Protocollo ITACA e riduzione del 50% degli oneri dovuti ai Comuni;

 2) riqualificazione urbana: rendere possibili le varianti in ampliamento senza aumento di cubatura;

 3) pagamentodei lavori pubblici, con tempi “agganciati” a previsioni di pagamento secondo crono programma;

 4) proceduranegoziata senza pubblicazione del bando di gara: dare attuazione alla Determina n. 8 del 14.12.2011 dell’Autorità di Vigilanza dei Lavori Pubblici;

5) Osservatorio regionale Lavori Pubblici, strumento da realizzare come richiesto più volte dalle Associazioni.

DI SEGUITO PUBBLICHIAMO IL MANIFESTO DEFINITIVO

[download id=”161″]