Stanno nuovamente pervenendo alle imprese parecchie lettere della RAI –
Radiotelevisione Italiana, con allegato il bollettino precompilato per il pagamento del canone speciale per la ricezione fuori dall’ambito familiare delle trasmissioni radiotelevisive. Attenzione alle migliaia di avvisi arrivati in questi giorni, ad attività economiche e commerciali, imprese e studi professionali da parte della Rai, che invitano a pagare il canone speciale di abbonamento alla tv.
E’ quanto sottolinea la CNA Provinciale di Fermo, in relazione a quanto accaduto già nelle prime settimane dell’anno, quando la RAI aveva inviato una lettera alle imprese di ogni tipologia, in cui affermava che le norme di legge in materia di “abbonamenti radiotelevisivi” imponevano l’obbligo del pagamento anche a chi detenesse “apparecchi potenzialmente in grado di ricevere il segnale radiotelevisivo, come i semplici computer”.
“Questa nuova azione della RAI appare del tutto inopportuna – evidenziano il
presidente Sandro Coltrinari e il coordinatore provinciale Alessandro Migliore – soprattutto in questo particolare momento di difficoltà economica, un’azione ancora una volta motivata solo dalla logica perseverante di fare cassa, giocando su una comunicazione poco chiara e distorta, che si presta a far nascere convincimenti errati. Appare strumentale, ad esempio, la richiesta di indicare nella dichiarazione dei redditi il numero di abbonamento speciale alla radio o alla televisione”.
La CNA Provinciale di Fermo intende chiarire a tutte le imprese i termini della questione, al fine di evitare che si ingenerino di nuovo falsi convincimenti tali da spingere le aziende che non vi sono tenute a pagare abbonamenti o effettuare versamenti non dovuti.
Come chiarito dal Dipartimento delle Comunicazioni a inizio anno, è importante verificare se effettivamente l’apparecchio sia munito di sintonizzatore: in assenza di tale dispositivo non va corrisposto alcun canone.
Gli uffici CNA sono a disposizione per ogni tipo di chiarimento