Grazie alle sollecitazioni della CNA Provinciale di Fermo, nei bandi per le gare di appalto pubbliche, emanati dal Comune di Fermo, sarà rivolta particolare attenzione nei confronti delle piccole e medie imprese del territorio. Si tratta di un risultato molto positivo, ottenuto grazie alla sinergia attivata tra la presidenza della CNA Provinciale e l’Amministrazione Comunale di Fermo, esito di un percorso avviato circa un anno fa e che oggi trova un primo compimento nell’atto di indirizzo approvato lo scorso martedì 16 ottobre: “Atto di indirizzo volto a rafforzare l’applicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa e a favorire l’accesso delle piccole e medie imprese negli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture”.

La giunta municipale, infatti, si è pronunciata in maniera chiara con un atto che persegue un preciso obiettivo: contenere il fenomeno dell’eccessivo ribasso d’asta, suscettibile di pregiudicare il risultato finale dei lavori, dei servizi e delle forniture e di incidere su aspetti fondamentali dell’appalto, quali la sicurezza dei lavoratori impiegati.

L’atto adottato conferisce indirizzi amministrativi affinché si privilegino, nei bandi e nella documentazione di gara per l’appalto di lavori, forniture e servizi, oltre al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, anche parametri quali la qualità, il valore tecnico, l’organizzazione dell’impresa (con particolare riferimento alle misure di sicurezza per i lavori, le caratteristiche estetiche, funzionali, ambientali, il costo di utilizzazione, il rendimento, il servizio successivo e l’assistenza tecnica, il termine di esecuzione o consegna).

Inoltre, si dà indirizzo ai responsabili del procedimento di prevedere alcune condizioni da inserire esplicitamente nei documenti di gara, quali:

  • corrispondere direttamente al subappaltatore le prestazioni eseguite dallo stesso;

  • evidenziare, nelle categorie di appalto, anche quelle scorporabili inferiori al 10% o a 150 mila euro, per aumentare la possibilità di ricorso a prestazioni di piccole e medie imprese, specificatamente qualificate per lavorazioni specialistiche, nonché per favorire anche la costituzione dei Raggruppamenti Temporanei di Imprese;

  • evidenziare nei bandi e nei documenti di gara che per i lavori di natura impiantistica, l’impresa che esegue i lavori o il subappaltatore deve essere in possesso della relativa abilitazione;

  • negli appalti di forniture e servizi i requisiti di carattere economico-finanziario e tecnico-organizzativi necessari per la partecipazione alle gare non devono essere sproporzionati rispetto all’importo dell’appalto;

  • prevedere, dove possibile e nel rispetto della disciplina comunitaria in materia, la suddivisione degli appalti in lotti funzionali.

Questa è la base di partenza, un atto che attendevamo da tempo – commenta il coordinatore provinciale CNA Alessandro Miglioregrazie al Comune di Fermo, che sarà capofila, porteremo i risultati ottenuti presso le altre amministrazioni del territorio, come quelle di Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio, con cui abbiamo già intrattenuto colloqui preliminari e che faranno da esempio per gli altri Comuni del Fermano. Si tratta di un lavoro messo in atto per tutelare una categoria sempre più in difficoltà, quella degli edili e degli impiantisti, un percorso più efficace di tante sterili operazioni di facciata che può consentire, invece, agli artigiani di voltare pagina e sopravvivere. Una categoria che, infine, stanti le attuali condizioni economiche sfavorevoli, dovrà necessariamente puntare sulle ristrutturazioni più che sulle nuove costruzioni”.