Il gelato non conosce crisi: 2 miliardi la spesa annua degli italiani, 81 euro a famiglia. Aumentano le gelaterie artigiane: + 2% nel 2012.

In vista della 1° Giornata europea del gelato artigianale, istituita dal Parlamento di Strasburgo e organizzata il 24 marzo in 12 Paesi Ue, Confartigianato e CNA hanno analizzato produzione e consumi di gelato in Italia: e così si scopre che la spesa annua delle famiglie si attesta a 2.026 milioni di euro, con una crescita dell’1% rispetto allo scorso anno.

Per soddisfare la richiesta aumenta anche il numero delle gelaterie artigiane: nel 2012 i punti vendita dei gelati artigiani (che comprendono le gelaterie e altri esercizi che distribuiscono gelato come pasticcerie, bar, ristoranti Ndr.) sono 38.892 con 90.565 addetti e dal 2011 sono cresciuti del 2%.

“L’aumento del numero di gelaterie artigiane conferma che gli italiani continuano a preferire la qualità e la genuinità del nostro prodotto. Non esiste limite alla fantasia dei gelatieri artigiani. Ma, al di là delle miscele più o meno fantasiose – sottolineano i Gelatieri di Confartigianato e di CNA – rimane una certezza: quella del gelato artigiano è una ricetta semplice e genuina: soltanto latte, uova, zucchero e frutta. Rigorosamente freschi, senza conservanti ed additivi artificiali, e lavorati secondo le tecniche tradizionali senza insufflazione d’aria. Inoltre, i gelatieri artigiani sono sempre più attenti a soddisfare particolari esigenze dietetiche o legate a intolleranze alimentari della clientela”.

Il gelato artigianale rappresenta insomma uno dei simboli del food made in Italy la cui produzione merita di essere sostenuta e valorizzata.

E proprio per tutelare e promuovere la lavorazione rigorosamente artigianale del gelato e garantire la genuinità di un prodotto simbolo della cultura alimentare italiana nel mondo, i Gelatieri di CNA e  Confartigianato sottolineano la necessità di un’adeguata qualificazione professionale per gli operatori del settore.

Secondo le due Organizzazioni, le produzioni di generi alimentari devono essere realizzate in piena conformità alle norme di igiene, sicurezza e qualità degli alimenti in funzione della tutela del consumatore ed è, pertanto, assolutamente necessario garantire una professionalità adeguata ed un piena conoscenza delle complesse tecniche produttive e delle metodologie di autocontrollo del ciclo di produzione.

In tal senso, il sistema di qualificazione professionale deve garantire il raggiungimento di alcuni obiettivi inderogabili quali: rispetto delle norme igieniche e quindi tutela della salute del consumatore; elevazione degli standards qualitativi dei prodotti trasformati; mantenimento delle tecniche di produzione/trasformazione anche tramandate nel tempo; valorizzazione e sviluppo del patrimonio gastronomico; valorizzazione della professionalità degli operatori; creatività ed innovazione dell’offerta verso il consumatore; salvaguardia della immagine acquisita e consolidata della produzione alimentare italiana nel mondo.