Il futuro della cassa integrazione in deroga, ammortizzatore sociale per il quale sono stati bloccati i fondi a disposizione, e il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese italiane: sono i temi caldissimi di queste ore, le cui conseguenze investono gravemente il settore dell'artigianato. La CNA Provinciale di Fermo intende stigmatizzare con forza l'attuale momento politico di stallo che il Paese sta attraversando: una stasi che comporta il mancato mantenimento degli impegni che la politica stessa si era presa con le imprese italiane durante l'ultima campagna elettorale.

Il decreto legge – sostiene il coordinatore della CNA Provinciale di Fermo, Alessandro Migliorefirmato ieri dal Presidente della Repubblica, emanato dal Governo, dimostra quello che ormai è palese: non si è ancora compreso che il sistema delle imprese è al collasso. Infatti, dopo ripetute, pressanti e precise indicazioni, si ignorano i due elementi fondamentali per rispondere alle emergenze delle imprese: immediato sblocco e disponibilità delle risorse e modalità semplificate di accesso”.

Una posizione in linea con quella espressa da Rete Imprese Italia, secondo cui il provvedimento non produrrà alcuno degli effetti auspicati e se non ci saranno interventi del Parlamento bisognerà affrontare, da qui a pochi mesi, gli stessi problemi. E’ grave – prosegue Miglioreche il Governo, oltre a sottovalutare la sofferenza delle imprese, abbia disatteso sia la risoluzione del Parlamento che le istanze che il sistema delle imprese ha più volte sollecitato: il meccanismo che viene riproposto, a conti fatti, rende quasi impossibile alle imprese il recupero dei crediti”.

Ad aggravare un quadro già funesto, si aggiunge il futuro incerto della cassa integrazione in deroga: secondo gli studi condotti dalla CNA nazionale, accanto al milione di licenziamenti già registrato nel 2012, se non si interviene in tempi molto stretti, rifinanziando con 1 miliardo di euro la cassa integrazione in deroga, esiste il rischio concreto di bruciare, entro il prossimo luglio, altri 100 mila posti di lavoro. Per garantire la copertura delle richieste di cassa integrazione in deroga fino a dicembre, secondo le stime della CNA, servirà 1 miliardo di euro.

Siamo certi che nessun governo – conclude il coordinatore Alessandro Migliorevorrà assumersi una responsabilità così pesante e che, nelle prossime settimane, si interverrà attraverso il rifinanziamento di uno strumento fondamentale per imprese e lavoratori”.