E’ questa una delle proposte presentate dalla Cna durante il convegno di stamane alla Facoltà di Economia di Ancona, in vista della riunione della Macroregione ad Atene il 16 febbraio. Infrastrutture, reti di competenza e diffusione della cultura imprenditoriale le altre priorità individuate dall’associazione artigiana.
“La Macroregione Adriatico Ionica deve rappresentare una grande occasione per gestire in maniera integrata fra gli otto Paesi coinvolti nel progetto europeo i beni comuni a tutta l’area come ad esempio il mare, e per produrre beni collettivi come certi servizi e infrastrutture che nessun Paese da solo può realizzare ma che diventano fattibili meTtendo insieme le nostre risorse e competenze e la forza lavoro dell’altra sponda dell’Adriatico. Mi riferisco in particolare ai collegamenti, alle infrastrutture, ai Porti che vanno gestiti in maniera integrata. In questo contesto le Marche ed il suo sistema produttivo di piccole e medie imprese possono svolgere un ruolo fondamentale”.
Lo ha affermato il Ministro per la Coesione Territoriale Carlo Trigilia, intervenendo dopo la relazione del Presidente Cna Marche Renato Picciaiola e i saluti dell’Assessore al Porto del Comune di Ancona, Ida Simonella e di Sauro Longhi, Magnifico Rettore dell’Università Politecnica delle Marche.
Secondo Trigilia, dal coordinamento tra il Ministero della Coesione Territoriale con il Ministero degli esteri, con le Regioni e con le parti sociali dovranno uscire progetti concreti da portare ad Atene il 16 febbraio per ottenere l’approvazione alla riunione dell’Iniziativa Adriatico Ionico degli otto Paesi coinvolti nella macroregione, dove è prevista la firma del decreto del Piano d’Azione.
Lo ha ribadito Andrea Vitolo, punto di contatto del Ministero degli Esteri per la Macroregione Adriatico Ionica secondo il quale "nel Piano d’Azione andranno inserite anche ricerca e innovazione, con un approccio che non dovrà essere solo marittimo ma guardare all’attrattività delle regioni nel loro complesso”.
Il tempo per raccogliere dagli attori economici ed istituzionali indicazioni per il Piano scadrà il 13 dicembre. Il passo successivo alla riunione di Atene di metà febbraio, come ha affermato il Segretario Generale dell’Iniziativa Adriatico Ionico Fabio Pigliapoco, sarà l’esame del Consiglio Europeo nel secondo semestre del 2045, quando proprio l’Italia guiderà l’Unione. Dall’anno successivo verranno attivate le azioni previste nel progetto della Macroregione, con specifici finanziamenti (già stanziati 300 milioni di euro) che non saranno a pioggia ma andranno in quei territori dove esistono specifiche necessità ed elevate capacità progettuali.
“Dobbiamo arrivare ad Atene" ha affermato il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca “con i progetti già predisposti e con la forza ed un impegno unitario per farli approvare”.
Le proposte della Cna sui progetti da sostenere per la competitività delle piccole medie imprese della Macroregione Adriatica, sono state presentate al convegno di Ancona, supportate da uno studio dei docenti Carlo Carboni dell’Università Politecnica delle Marche e Roberto Mascarucci dell’Università di Pescara – Chieti, sulle caratteristiche economiche dei Paesi dell’area (Slovenia, Grecia, Albania, Serbia, Bosnia Erzegovina, Croazia, Montenegro, Italia) e sulle priorità da affrontare per lo sviluppo dei sistemi produttivi.
Al centro delle proposte Cna, secondo il Presidente nazionale Ivan Malavasi, “le politiche legate alla finanza ed al credito per le piccole e medie imprese, politiche fondamentali per l'accesso ai mercati internazionali di tutto il sistema produttivo degli otto Paesi coinvolti nel progetto europeo”.
In particolare la Cna propone la creazione di una “Smart Adriatic”, un fondo di garanzia della Macroregione appositamente dedicato alle piccole e medie imprese. Inoltre, sul fronte delle infrastrutture, per l’associazione artigiana sono prioritari il potenziamento delle direttrici Nord Sud con il prolungamento del Corridoio Baltico Adriatico fino a Brindisi e delle direttrici Est Ovest con il completamento della Fano Grosseto ed il Quadrilatero verso Zadar, la Ancona – Spalato, la Pescara – Ploce e la Bari – Bar. E ancora il completamento della terza corsia dell’autostrada Adriatica, il prolungamento verso Sud dell’alta velocità ferroviaria, il potenziamento del sistema aeroportuale, lo sviluppo integrato del sistema portuale e lo sviluppo delle piattaforme intermodali.
Importante anche la creazione di Reti di competenza tra istituzioni, imprese, Università, associazioni, come snodi di eccellenza virtuali per favorire gli investimenti in ricerca e sviluppo per le piccole e medie imprese. Su tutto la diffusione e l’animazione della cultura imprenditoriale un tutta l’area Adriatico Ionica.