Impugnazione delle nuove norme sulla riforma della Rc auto nelle sedi giudiziarie e istituzionali sia nazionali sia europee, raccolta di firme per chiedere un referendum abrogativo di tali disposizioni, il coinvolgimento delle principali associazioni di consumatori, una campagna informativa per invitare le carrozzerie a non convenzionarsi con le assicurazioni o a disdire le convenzioni in essere. Infine, come ultima opzione, anche una serrata delle autofficine, pronte ad abbassare le saracinesche.

Tutto questo mentre prosegue il presidio a Roma, davanti al ministero dello Sviluppo Economico, al quale partecipa anche una delegazione di carrozzieri della nostra regione.

 

I carrozzieri marchigiani sono pronti ad intensificare la mobilitazione contro le norme contenute nel Decreto “Destinazione Italia”, entrato in vigore il 24 dicembre scorso e in attesa di essere convertito in legge dal Parlamento. Nel mirino delle associazioni dei carrozzieri di Cna, Confartigianato e Casartigiani, la riforma della Rc auto che rende obbligatorio il risarcimento dei danni ai veicoli incidentati in forma specifica.

“In pratica” hanno spiegato i presidenti nazionali di Cna Autoriparazione Franco Mingozzi e di Cgia Carrozzerie Silvano Fogarollo, intervenuti ad Ancona all’assemblea regionale unitaria di sabato scorso “si impone all’automobilista di far riparare il proprio veicolo dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni ed alle loro condizioni. Nel caso decida di rivolgersi al proprio carrozziere di fiducia, perde il diritto ad uno sconto sul costo dell’assicurazione, di almeno il 5%.

In ogni caso se si rivolge al proprio carrozziere di fiducia, l’assicurazione praticherà le stesse condizioni che applica alle carrozzerie convenzionate, con ribassi del prezzo di mercato superiori al 30 per cento che incideranno sulla qualità della riparazione e, di conseguenza, sulla sicurezza stradale”.

I 400 carrozzieri marchigiani iscritti a Confartigianato e Cna hanno manifestato tutta la loro rabbia e la loro preoccupazione di fronte ai parlamentari presenti alla loro assemblea. Ad ascoltare le loro ragioni gli onorevoli Petrini, Carrescia e Lodolini.

 

“Tra il 2009 e il 2013” hanno ricordato i responsabili autoriparatori regionali di Confartigianato Franco Gattari e di Cna Riccardo Battisti “i carrozzieri marchigiani hanno pagato pesantemente la crisi, con la chiusura di 123 attività e la perdita di 500 occupati. Se il Parlamento dovesse approvare le nuove norme, a rischiare la chiusura sarebbero altre 300 carrozzerie, con la scomparsa  di 1.000 posti di lavoro.”

Attualmente su un totale di 630 carrozzerie in attività nelle Marche, quelle che hanno accettato di convenzionarsi con le assicurazioni sono meno di 100.

“Ci rivolgiamo a loro ” hanno detto Gattari e Battisti “per invitarli a disdire le convenzioni e a rifiutarsi di lavorare alle condizioni capestro delle assicurazioni mentre chiediamo a tutti i nostri associati di non aderire alle proposte delle assicurazioni”. 

Sono intervenuti anche Luca Bocchino e Fausto Bianchelli, responsabili autoriparazioni di Confartigianato e Cna provinciali.

 

I parlamentari marchigiani presenti all’iniziativa di Confartigianato e Cna hanno affermato di condividere le ragioni degli autoriparatori e hanno garantito il loro impegno per modificare le norme in Parlamento. Alla Camera e al Senato verranno presentati emendamenti per tutelare la libertà di scelta del danneggiato di far riparare l’auto dal suo carrozziere di fiducia, senza penalizzazioni sulla Rc Auto e per garantire che, in questo caso, la somma versata a titolo di risarcimento sia erogata direttamente all’impresa che ha effettuato la riparazione, in base alla valutazione preventiva del danno, congiunta e condivisa, tra l’impresa di assicurazione e l’impresa di autoriparazione.

Inoltre, secondo i Parlamentari marchigiani, il decreto “andrà riscritto dal Governo attorno a un tavolo con le associazioni  di categoria, la assicurazioni e le associazioni dei consumatori”.