Il Dipartimento delle politiche fiscali del MEF è intervenuto nella giornata di ieri con la Risoluzione 23 giugno 2014, n. 1/DF, per chiarire l’ambito di applicazione della non punibilità prevista dall’articolo 10 dello statuto del contribuente (legge n. 212/2000), con riferimento al versamento della prima rata dell’IMU e della TASI relativa al 2014, il cui termine è scaduto lo scorso 16 giugno 2014.

Facendo eco alla risposta all’interrogazione parlamentare del sottosegretario alle finanze Enrico Zanetti lo scorso 12 giugno, il MEF ritiene applicabile l’esimente dall’applicazione delle sanzioni sia per gli omessi che per gli errori del versamento della prima rata dell’IMU e della TASI relativa all’anno 2014.

Il dipartimento sottolinea, anche, che la responsabilità dell’applicazione delle sanzioni è comunque demandata all’ente impositore che, con riferimento sia all’IMU che alla TASI, si identifica con le amministrazioni comunali.  Pertanto, una volta riconosciuta l’esistenza delle condizioni giuridiche per il riconoscimento della causa di non punibilità, dovrà essere il singolo comune ad indicare il termine entro cui, eventualmente, chiedere al contribuente di regolarizzare il suo versamento senza sanzioni ed interessi.

Il termine di 30 giorni indicato nella risoluzione deve essere  assunto quale tempo minimo, al di sotto del quale, si ritiene, che il termine stabilito dai comuni per la regolarizzazione non abbia i connotati della “ragionevolezza”. Al contrario, i comuni possono prevedere termini anche molto più ampi. Termini che, tuttavia, si ritiene, non possano oltrepassare la data del 16 dicembre 2014 prevista per il versamento del saldo di entrambi i tributi comunali.

Considerata la positività dell’interpretazione tesa a rasserenare gli animi di coloro che si sono trovati a dover gestire migliaia di versamenti con scarse informazioni, l’ampia discrezionalità conferita ai comuni, determina un’ampia eterogeneità nelle condizioni per la regolarizzazione dei versamenti.

Per questo si ritiene si debba comunque intervenire con una norma che consenta a tutti i contribuenti di regolarizzare la posizione senza sanzioni ed interessi entro il 16 dicembre 2014 (termine di versamento del saldo dell’IMU e della TASI relativa al 2014), come è stato sempre sostenuto dalla CNA e da RETE imprese Italia.