Nasceva la CNA e Luigi Silenzi c’era. Ecco la sua testimonianza.

La costituzione della CNA di Fermo si organizza a metà degli anni Settanta, a seguito di lotte sindacali per l’applicazione del contratto nazionale del settore calzaturiero, in forte discontinuità tra le forme di lavoro a cottimo, in uso nella maggioranza delle aziende, e quelle che regolamentavano i rapporti di lavoro. Una dura lotta tra conservatorismo e modernità, che incideva nel profondo della cultura e nell’organizzazione del distretto calzaturiero. In questo contesto l’artigianato, pur riguardando la maggioranza delle imprese, non aveva rappresentanza, assumendo un atteggiamento che oscilla tra neutralità, accettazione della linea di conservazione e pensiero critico. Nella realtà degli avvenimenti è completamente travolto. Matura una forte discussione all’interno della sinistra, in particolare nel P.C.I., su temi come crescita, ammodernamento del settore e definizione di politiche innovative e di progresso nel distretto. La conseguenza di quel dibattito approdò nella decisione di lavorare per la costituzione della CNA e di affidare l’incarico proprio a me. Siamo nel 1974. La CNA di Fermo è la più giovane, per anno di costituzione, delle Marche. Ricordiamo quel gruppo di artigiani che si impegnò per definire la strategia politico sindacale dell’associazione e affrontare le questioni più imminenti per quel periodo, tra cui Giorgio Iachini, Franco Ciucani, Alfredo e Umberto Berdini, Giannattilio Bertini”.