Nuove misure contro il caro energia a sostegno di imprese, pensionati e famiglie, e in generale per chi percepisce redditi bassi. Le ha decise il Governo, durante la riunione del Consiglio dei ministri dello scorso 28 marzo.

Nel dettaglio, il nuovo “pacchetto gas” prevede per tutti la proroga fino al 30 giugno della riduzione dell’Iva al 5%, e l’azzeramento degli oneri di sistema, che invece dovrebbero tornare in auge sulla bolletta dell’elettricità. Per chi possiede un Isee fino a 15mila euro il decreto stabilisce una proroga fino al 30 giugno anche per il bonus sociale, vale a dire lo sconto su luce e gas applicato direttamente in bolletta dal gestore. Inoltre, a decorrere dal 1° ottobre e fino al 31 dicembre 2023, ai clienti domestici residenti – che non usufruiscono del bonus sociale – sarà riconosciuto un contributo mensile (stabilito in base alla zona climatica di residenza) nel caso il prezzo del gas dovesse tornare a impennarsi, dopo la discesa registrata in questi ultimi mesi, e superare determinate soglie.

Sul fronte dell’elettricità, il Cdm ha confermato per il secondo trimestre del 2023, le sole agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica ai clienti domestici economicamente svantaggiati, oppure alle persone che versano in gravi condizioni di salute e che necessitano di apparecchiature elettromedicali.

Vengono prorogate, fino al 30 giugno 2023, le agevolazioni straordinarie per le imprese, per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, erogate attraverso il credito d’imposta. Le imprese possono accedervi solo nel caso in cui il prezzo della componente energetica, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2023, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30 per cento rispetto alla media dello stesso trimestre dell’anno 2019.

In particolare, per le imprese a forte consumo di energia elettrica, tale contributo sarà riconosciuto come credito di imposta in percentuale delle spese sostenute per la componente energetica nel secondo trimestre 2023 (anche nel caso di energia elettrica prodotta e autoconsumata).

Alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica, il contributo è riconosciuto in misura percentuale della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2023.

Qualora la media del prezzo del gas naturale nel primo trimestre dell’anno 2023, subisca un incremento superiore al 30 per cento della media dello stesso trimestre 2019, alle imprese a forte consumo di gas naturale è riconosciuto un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, in percentuale della spesa sostenuta per l’acquisto del gas consumato nel secondo trimestre dell’anno 2023, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici.

Alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale il contributo è riconosciuto in percentuale della spesa sostenuta per l’acquisto del gas, per usi diversi da quelli termoelettrici.