Mercoledì 5 aprile il Senato ha votato per dare via libera alla legge di conversione del Decreto Cessioni. Il testo contiene i correttivi al DL 11/2023, che ha bloccato le cessioni del credito per il superbonus e i bonus edilizi a partire dallo scorso 17 febbraio, e delinea le misure che stabiliscono nuove regole e un calendario delle scadenze aggiornato.

Prorogata al 30 settembre la scadenza delle villette

Il termine per la rendicontazione dei lavori effettuati sulle unità immobiliari delle persone fisiche, le cosiddette villette, viene posticipato dal 31 marzo al 30 settembre 2023. Potranno beneficiare del termine gli stessi contribuenti che avevano avuto accesso al termine del 31 marzo. La misura è destinata ai soggetti che alla data del 30 settembre 2022 abbiano realizzato almeno il 30 per cento dei lavori. Ci sarà quindi più tempo per provvedere ai pagamenti e agli altri adempimenti.

 

Cessione del credito

La novità sta nella possibilità di cedere i crediti del superbonus e delle altre agevolazioni edilizie, per le spese sostenute nel 2022, anche oltre la scadenza passata del 31 marzo. Chi non ha ancora trovato un acquirente per i propri crediti potrà provvedere alla comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro la nuova scadenza del 30 novembre 2023, lo stesso termine previsto per l’invio delle dichiarazioni dei redditi. La possibilità è prevista grazie allo strumento della remissione in bonis, che permette di continuare a cedere i crediti con il pagamento di una sanzione di 250 euro.

La misura è finalizzata a favorire lo sblocco dei crediti incagliati, dando la possibilità ai contribuenti di trovare nuovi acquirenti entro la nuova scadenza.

Per la ripresa della cessione del credito, però, si dovranno attendere i tempi tecnici legati agli adempimenti.

 

Detrazione superbonus in 10 anni

Per aumentare la capienza fiscale dei soggetti che effettuano interventi del superbonus, e non riescono a cedere le somme, è stata prevista la possibilità di portarle in detrazione in 10 anni, anziché i 4 anni stabiliti ordinariamente, con 10 rate annuali dello stesso importo. La possibilità è prevista esclusivamente per le spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022.

Una volta scelta, l’opzione è irrevocabile. Deve essere inoltre esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta 2023, quindi con l’invio del modello 730/2024 o modello dei redditi PF/2024.

Per le imprese e cittadini della nostra Regione particolare importanza assume l’art. 2 comma 3quater che deroga le limitazioni per le aree del cratere 2016 e alluvione del 2022