Si è conclusa la seconda edizione di “Moda from School”, contest che ha visto concorrere 24 giovani stilisti di 12 scuole di moda di tutta Italia che si misuravano con i loro migliori studenti. Un’iniziativa voluta fortemente dalla Regione Marche, patrocinata dal Comune di Fermo e realizzata dalla collaborazione di Cna e Confartigianato.

Due giorni di passerelle nella splendida cornice del Teatro dell’Aquila di Fermo organizzando uno spettacolo che si è concluso con la premiazione dei primi tre classificati che hanno ricevuto software Cad necessari per il proseguimento della loro attività di stilisti.

Il miglior abito votato dalla giuria è stato quello di ENEA Bushamaku dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata. Oltre al programma Cad il primo classificato si è aggiudicato una macchina da cucire Simac con la quale potrà proseguire il suo sogno.

Tema del contest era quello della sostenibilità, un tema molto caro ai giovani partecipanti che hanno realizzato le loro creazioni con questo principio. Durante la prima serata esperti di Confartigianato e Cna hanno trattato il tema per cercare di sensibilizzare una pratica che è sempre più importante e che fatica ad essere recepita dalle imprese soprattutto nel momento economico molto difficile che stanno attraversando.

Imprese associate Confartigianato e Cna che nella seconda serata hanno anche avuto, grazie al coordinamento dei Responsabili Moda di Cna Marche e Confartigianato Marche Alessandro Migliore e Paolo Capponi, dei momenti per presentare le loro produzioni grazie a dei momenti a loro dedicati. Artigiani che continuano a lottare con passione ogni giorno per portare avanti la loro attività, il loro sogno.

A conclusione dell’iniziativa il Sindaco Paolo Calcinaro, il Consigliere Regionale Marco Marinangeli, la Presidente Cna Federmoda Marche Doriana Marini, la Presidente Sartoria Confartigianato Marche Francesca Bracalenti sono intervenuti sul palco per parlare dei progetti messi in piedi da Regione e Comune, non ultimi i bandi emanati per animare l’interazione tra mondo della scuola e delle imprese e quelli sulla formazione delle figure mancanti nel distretto della calzatura e in quello del cappello.

Le rappresentanti delle associazioni di categoria hanno evidenziato l’importanza di trasmettere un messaggio verso l’esterno e cioè che il lavoro in fabbrica è profondamente cambiato rispetto agli anni passati sia per gli ambienti di lavoro, sia per la sicurezza, che per il rapporto con il datore di lavoro che nella maggior parte dei casi crea un ambiente familiare dove poter crescere. Nei laboratori artigiani si realizza un prodotto che è frutto di un lavoro di squadra dove ogni risorsa umana è determinante per la sua realizzazione. Nel settore moda la componente fondamentale è la creatività di chi esegue. Per troppo tempo lo abbiamo dato per scontato, oggi c’è necessità di riscoprire e dare valore a ciò che per molti anni ha fatto crescere la nostra economia e sicuramente continuerà a farlo per molto altro tempo ancora se tutti agiranno uniti come fatto nell’organizzazione di questa importante iniziativa che da l’arrivederci alla terza edizione del 2024.