L’Europa è stretta nella morsa del caldo. Dall’Italia alla Germania, dalla Francia alla Spagna, la colonnina di mercurio sfonda la soglia dei 40 gradi e il condizionatore diventa un autentico oggetto del desiderio. E allora alcune regole sia per guidare all’acquisto sia per un corretto impiego per scongiurare sprechi energetici che sono tra le cause del surriscaldamento terrestre.

In fase di acquisto massima attenzione alla classe energetica. In commercio ormai si trovano condizionatori come minimo classe A o superiore che assicurano un risparmio sulla bolletta elettrica e una riduzione delle emissioni in atmosfera. Per chi in casa ha condizionatori più datati è consigliabile la sostituzione essendo energivori. L’acquisto dei condizionatori dà diritto a detrazioni fiscali e anche le famiglie possono beneficiare del “conto termico”, ricevendo un bonus direttamente dal GSE.

Poi la scelta tra unità esterna o meno. La prima opzione assicura un minore consumo energetico ma bisogna fare attenzione ai vincoli. In molti centri storici è vietata l’installazione di unità esterne e così in molti condomini. Quindi è bene accertarsi che cosa prevedono le disposizioni comunali e i regolamenti condominiali.

“E’ importante verificare – spiega Guido Pesaro, responsabile nazionale di CNA Installazione e Impianti – che il condizionatore sia dotato di inverter, un meccanismo che ottimizza il consumo energetico adeguando la potenza alla necessità effettiva, e della funzione di deumidificatore. La condizione ideale è un tasso di umidità in casa tra il 40 e il 60%”.

Per una resa efficiente è consigliabile l’installazione di un condizionatore in ogni ambiente con una potenza calibrata alle dimensioni delle stanze. Pesaro consiglia inoltre di “non raffreddare gli ambienti in modo eccessivo” e soprattutto lasciare spenti i condizionatori quando non si è in casa. Al momento dell’installazione posizionare il climatizzatore nella parte alta della parete. “Evitare di collocare il condizionatore – prosegue Pesaro – dietro tende e divani per non provocare l’effetto barriera”.