Dalle 24.00 del 16 gennaio (e quindi dal 17 gennaio) le Marche ritornano in zona arancione, una delle 9 regioni che “cambiano colore” con gli ultimi provvedimenti governativi.

In zona arancione sono permessi gli spostamenti nel proprio comune e da questo ci si può spostare solo per lavoro, studio, salute e necessità.

Sono consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Il coprifuoco resta dalle 22 alle 5.

Con le nuove disposizioni:

  • sono sospese le attività del servizio di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio
  • Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22:00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze
  • per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici ATECO 56.3 (Bar e altri esercizi simili senza cucina, voce nella quale rientrano bar, pub, birrerie, caffetterie, enoteche) e 47.25 (Commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati) l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18.00.
  • restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, gli itinerari europei E45 e E55, negli ospedali e negli aeroporti, nei porti e negli interporti con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.
  • Ritorna la limitazione alle visite a parenti e amici che sono consentite, ma solo due persone (oltre ai minori di 14 anni) e non più di una volta al giorno.

negozi sono aperti, centri commerciali chiusi nel weekend con la regola che restano aperte solo le attività essenziali al loro interno ovvero farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole e delle librerie

Piscine, palestre, teatri e cinema restano chiusi.

E’ comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Questo comporta anche la possibilità di raggiungere le seconde case anche se fuori regione (una limitazione ora non prevista dal nuovo DL).