Al via il bando regionale per il finanziamento di interventi innovativi di efficienza energetica e di uso delle energie rinnovabili in favore di imprese anche sotto forma di Comunità Energetiche.  Beneficiari dei contributi sono le micro, piccole, medie e grandi imprese, con sede operativa nella Regione Marche. Si tratta di un contributo a fondo perduto in regime De Minimis.

Sarà possibile realizzare interventi innovativi che prevedano:

  1. l’efficientamento energetico del processo produttivo (innovazione di processo – sostituzione di macchinari, impianti e linee produttive esistenti con macchinari, impianti e linee produttive ad elevata efficienza energetica (elettrica e/o termica) che prevedono l’applicazione di nuove tecnologie – interventi innovativi volti a ridurre gli sprechi di energia;
  2. l’installazione, per sola finalità di autoconsumo, di impianti a fonte rinnovabile per la produzione e la distribuzione dell’energia termica e/o elettrica all’interno dell’unità produttiva e/o nell’ambito della comunità energetica; Al fine di garantire % elevate di autoconsumo, il dimensionamento degli impianti dovrà essere effettuato con riferimento ai documentati fabbisogni annuali di energia del beneficiario (riportati in diagnosi energetica e attestati dalle bollette dei consumi aziendali). Non sono ammessi interventi di installazione di impianti da fonte rinnovabile realizzati su coperture di amianto senza rifacimento della copertura;
  3. l’utilizzo di sistemi per l’autoconsumo di energie rinnovabili (comprese la condivisione dell’energia rinnovabile prodotta nell’ambito della comunità energetica, sistemi di accumulo anche a supporto di impianti già esistenti e applicazione di sistemi integrati di produzione e consumo di energia rinnovabile che prevedano anche l’abbinamento con sistemi di ricarica delle auto elettriche oltre alla riconversione del parco mezzi aziendale in mezzi elettrici);
  4. l’applicazione di tecnologie che producono e consentono di stoccare l’idrogeno verde e il suo utilizzo;
  5. installazione di impianti di cogenerazione – trigenerazione – sistemi ausiliari della produzione;
  6. installazione di sistemi di gestione e monitoraggio dell’energia;
  7. interventi di ammodernamento delle cabine elettriche e installazione di gruppi di continuità (Es. ups rotanti) di adeguata potenza, atti a garantire la regolare alimentazione degli impianti al verificarsi di interruzioni o variazioni temporanee (transitorie); sono ammessi anche interventi di rifasamento e comunque, installazione di sistemi per la stabilizzazione della tensione (power quality).

Sono ammissibili esclusivamente le seguenti voci di costo, anche già sostenute prima della presentazione della domanda, purché l’intervento non sia completato prima della presentazione della stessa:

  1. spese per investimenti materiali quali fornitura, installazione e posa in opera di impianti, macchinari, attrezzature, sistemi, materiali e componenti necessari alla realizzazione del progetto, spese per opere edili ed impiantistiche strettamente necessarie e connesse alla realizzazione al programma di investimento, come spese funzionali sono ammesse anche le spese relative alla sostituzione delle coperture in amianto.
  2. spese tecniche, nel limite del 10% delle spese ammissibili di cui al precedente punto a).
  3. spese per la riconversione dei mezzi aziendali nel limite del 20% delle spese ammissibili di cui al precedente punto a).

criteri di ammissibilità del progetto sono:

  1. Progetto innovativo: progetto che si avvale di nuove tecnologie per l’efficientamento dei processi produttivi e l’utilizzo di energie rinnovabili. Le nuove tecnologie (nuove macchine, impianti e attrezzature, informatizzazione, intelligenza artificiale ecc..), devono garantire il superamento di tecnologie obsolete con conseguente risparmio, sia in termini economici, che in termini di consumo energetico aziendale. Ai fini della valutazione, il beneficiario dovrà illustrare, dimostrare e attestare l’innovazione sopra delineata nella relazione tecnica. La relazione dovrà riportare un’analisi di mercato che consenta di individuare sulla “base line” l’innovazione proposta. A titolo esemplificativo e non esaustivo, per la “base line” possono essere prese a riferimento le schede a consuntivo relative ai certificati bianchi del GSE o una valutazione del TRL Technology Readiness Level – livello di maturità tecnologica.
  2. Presenza di diagnosi energetica redatta ai sensi del d.lgs. 102/2014 o certificazione ISO 50001. L’intervento, tra quelli elencati dalla diagnosi energetica, deve essere il progetto che consente all’impresa di perseguire i migliori risultati in termini di riduzione dei consumi energetici (risparmio annuo energia primaria in kWh) in relazione anche al tempo di ritorno dell’investimento e alla coerenza con la strategia d’impresa. La diagnosi energetica potrà limitarsi alla sola unità locale interessata dall’intervento e deve essere redatta in data successiva al 31/12/2018);
  3. Autoconsumo di energia rinnovabile anche sotto forma di Comunità Energetica.

L’autoconsumo deve essere dimostrabile attraverso evidenze tecniche (misurazioni, calcoli e progettazione degli interventi) riportate all’interno della diagnosi energetica. In particolare, ci deve essere piena rispondenza e congruenza tra i consumi aziendali rilevati e la scelta del sistema di produzione di energia da fonte rinnovabile più idoneo ai singoli casi specifici.

L’effettivo autoconsumo dovrà, quindi, essere desunto dal progetto, dagli allegati tecnici e dalla diagnosi energetica anche in termini percentuali rispetto all’energia da fonte rinnovabile effettivamente consumata (tale percentuale non dovrà essere inferiore al 60% nel caso di comunità energetica, secondo quanto disposto dalla l.r 10/2021).

L’incentivo varia a seconda della dimensione dell’azienda e può coprire fino al:

– 60% delle spese ritenute ammissibili per la Micro e piccola impresa;

– 50% delle spese ritenute ammissibili per la Media impresa;

– 40% delle spese ritenute ammissibili per la Grande impresa.

Disponibili risorse complessive per 3.000.000 di euro, per investimenti minimi pari a € 30.000. Il contributo massimo concedibile per beneficiario è pari a € 200.000.

La procedura valutativa sarà a sportello “just in time”, in base all’ordine temporale di arrivo e con superamento di 9 su 17 punti sulla griglia di valutazione.

Le domande di finanziamento possono essere presentate dalle ore 9:00 del 15 novembre 2021 fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Si consiglia pertanto di presentare le domande immediatamente alle ore 09:00 del 15/11/2021 vista la procedura di valutazione e l’esiguità dei fondi.

INFO: CNA Terr.le Fermo, ref. Luciana Testatonda – Andrea Laudadio, 0734/600288