Sostenere in modo sinergico la domanda e l’offerta di servizi da parte delle imprese culturali e creative attraverso connessioni con il manifatturiero tradizionale e il turismo nelle aree colpite dal sisma. E’ quanto si propone il nuovo bando “Eventi sismici – Sostegno alla innovazione e aggregazione in filiere delle PMI  culturali e creative, della manifattura e del turismo ai fini del  miglioramento della competitività in ambito internazionale e dell’occupazione” che partirà il 30 settembre prossimo per chiudersi il 29 novembre.

Con una dotazione di 4 milioni e 500 mila euro a carico del Programma Operativo Regionale (POR) Marche – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) l’azione si rivolge, pertanto, alle imprese della filiera culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e delle produzioni tradizionali in area sisma.

 

Le attività possono riguardare produzioni di spettacolo dal vivo e performing arts, brevi clip aziendali nell’ambito del marketing e comunicazione d’impresa, del patrimonio culturale e dell’offerta turistica, produzioni audiovisive per il gioco e l’intrattenimento educativo, merchandising innovativo (3D) e di tradizione (recupero di tecniche e lavorazioni tradizionali), allestimenti show room e musei d’impresa a carattere innovativo/immersivo, pubblicità, grafica, design, prodotti per la rete, etc. Inoltre, attività di sviluppo di sistemi di digitalizzazione, restituzione in 3D e realtà aumentata e altri sistemi di messa in sicurezza, controllo, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale.

L’importo delle spese ammissibili alle agevolazioni per la realizzazione dei progetti:

PROGETTI SINGOLI       minimo €   50.000,00 e massimo € 150.000,00

PROGETTI DI RETE        minimo € 150.000,00 e massimo € 400.000,00.

Gli interventi dovranno essere realizzati nei Comuni del cratere sismico o limitrofi e in particolare potranno riguardare: – Progetti aziendali di innovazione organizzativa e gestionale delle imprese operanti a vario titolo nell’ambito culturale e creativo (a titolo esemplificativo assetti, configurazioni, procedure, strumenti operativi e risorse umane, azioni di integrazione orizzontale e verticale, promozione, internazionalizzazione); – Progetti di sviluppo di processi, prodotti e servizi innovativi da parte delle imprese culturali e creative in forma singola o in rete anche con le altre filiere produttive del territorio come ad esempio quelle della manifattura e del turismo, utili a migliorare l’integrazione tra il settore culturale e altri settori. – Progetti di investimento quali acquisizione di mezzi di produzione ed insediamento di nuove attività che favoriscano la ‘fertilizzazione incrociata tra i settori interessati in spazi attrezzati pubblici e privati.

L’esperienza del bando precedente

Nell’aprile del 2017 si è chiuso il primo bando di sostegno alle imprese creative che finanziava interventi per un importo di 6 milioni e 147 mila euro. Le domande presentate sono state 108 tra imprese singole ed aggregazioni di impresa ( in totale 222 imprese interessate) con un investimento totale di oltre 24 milioni a fronte di un contributo totale richiesto di 11 milioni . Per quanto concerne le imprese singole sono stati finanziati 41 progetti su un totale di 67 progetti ammessi per un contributo concesso di 2 milioni e 444 mila euro. Alle reti di impresa con 21 progetti finanziati su 36 progetti ammessi sono andati 3 milioni e 700 mila euro.

Anche da questi numeri appare chiaro che il Sistema Produttivo Culturale e Creativo marchigiano risulta tra i più dinamici e performanti in Italia. Come del resto ha registrato Symbola nel suo Rapporto Cultura nel 2018:  42 mila addetti e 2,2 miliardi di valore aggiunto che equivale al 6% della ricchezza prodotta dall’economia regionale. Sono queste le grandezze che caratterizzano il Sistema Produttivo Culturale e Creativo marchigiano, valori che permettono alla regione di collocarsi quinta tra le regioni italiane, sia per quota di ricchezza prodotta (6%) che per quota di occupati (6,4%). 

Una realtà in ulteriore sviluppo anche grazie al Progetto del Distretto Culturale Evoluto delle Marche (DCE Marche) che si è concluso con diciassette progetti avviati sul territorio regionale di cui tredici di interesse regionale e quattro ad iniziativa e regia regionale per un investimento complessivo di circa 5 milioni di euro che risultano triplicati dal cofinanziamento pubblico e privato. Oltre 400 partner pubblici e privati hanno infatti deciso di aderire alla sperimentazione con almeno 150 azioni disseminate sull’intero territorio regionale.  Del partenariato fanno parte Enti pubblici, Università, Centri di   innovazione e trasferimento tecnologico,  e per almeno la metà aziende profit e non profit, con una progressiva e crescente propensione all’aggregazione di nuove imprese anche a fronte di collaborazioni non direttamente remunerate dal contributo quanto piuttosto dalla possibilità di essere in rete e di fare sistema.