La Corte dei Conti ha ammesso al visto e alla registrazione la convenzione stipulata il 23 gennaio 2017 tra il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministro dell’Economia e delle Finanze e i Presidenti delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria: questo vuol dire che si accorciano i tempi per l’arrivo del contributo una tantum per chi ha sospeso l’attività a seguito del sisma.

Le indennità vengono concesse con decreto della Regione che invia la lista dei beneficiari all’Inps, la quale provvede all’erogazione: “Ci aspettiamo che la Regione Marche, con sollecitudine, sblocchi le istanze e consenta all’Inps il pagamento dei 5 mila euro fondamentali per iniziare a fare respirare le imprese. Intanto accogliamo con favore l’approvazione in commissione Ambiente della Camera dell’emendamento che riconosce alle imprese dei territori colpiti dal terremoto il danno indiretto, cioè la perdita di fatturato dopo gli eventi sismici rispetto alle medie abituali. Un segnale importante a cui dare subito seguito: ci vogliono tempi certi per l’adozione del decreto con i relativi criteri di erogazione dei contributi e una procedura snella per l’accesso al beneficio”.

E’ il commento del Presidente Provinciale di CNA Fermo Paolo Silenzi. Un risultato che arriva anche grazie all’azione di CNA, con cui si è ottenuto lo stanziamento di 23 milioni di euro per il 2017 per chi ha avuto riduzioni di fatturato superiore al 40% rispetto al triennio precedente. CNA tuttavia chiede con forza un ulteriore passo avanti: “L’approvazione deve consentire – aggiunge il Direttore Provinciale Alessandro Migliorel’estensione del contributo una tantum di 5 mila euro, che attualmente è previsto solo per i titolari di società di persone, anche ai soci delle srl artigiane e commerciali. Si tratta di una misura attesa legittimamente da circa 2 mila soci”.

Il decreto approvato dalla commissione Ambiente contiene anche la proroga della sospensione dei mutui, la proroga del MUD, oltre all’impegno assunto dal Governo in merito all’introduzione delle zone franche, che, attraverso incentivi fiscali e burocratici, possano ulteriormente favorire la ripresa delle attività produttive, sia già avviate che di nuovo  insediamento: si tratta di questioni sollecitate da CNA, tra le quali tuttavia resta ancora senza risposta, appunto, quella relativa all’indennizzo forfetario per la sospensione dell’attività relativa ai soci di srl artigiane e commerciali.

Infine la CNA di Fermo accoglie con favore anche l’approvazione dell’emendamento Realacci con cui il Governo destina tutte le risorse della quota a gestione statale dell’otto per mille, dal 2017 al 2026, al recupero dei beni culturali colpiti dal terremoto: “CNA chiede la tutela del patrimonio artistico – culturale dei comuni colpiti dal sisma – dice Silenzie la sua conservazione nei luoghi d’origine o comunque in zone limitrofe. E’ un primo passo verso la rinascita, per la ricostruzione di paesi incantevoli e il ritorno dei turisti a goderne”.

Chiude Migliore: “Il Governo riconosce l’importanza del recupero dei beni culturali nei territori danneggiati dal terremoto come elemento su cui poggiare la ripresa delle comunità, fondamentale per allontanare lo spettro dello spopolamento. Il recupero dei borghi e del patrimonio culturale di questi paese dipende anche dalla scelta concreta che i cittadini vorranno fare nel prossimo decennio, destinando consapevolmente l’otto per mille a tale finalità”.