Per il comparto balneare CNA ha veicolato le proposte emendative che al Decreto legge 25 luglio 2018, n.91, cosiddetto Milleproroghe.

Esclusione dall’applicazione della Direttiva Europea Servizi (cd.Bolkestein) e tutela del Legittimo Affidamento scongiurando aste ed evidenze pubbliche per le attuali 30 mila concessioni demaniali marittime. Verifica della non scarsità della risorsa spiaggia. Questi i punti cardine delle proposte emendative di CNA a tutela del comparto turistico-balneare italiano.

Interpretazione che non potrà che essere coerente con quanto dichiarato appena pochi mesi fa a Roma dal “padre” della Direttiva Servizi, Frits Bolkestein, che ha escluso espressamente dall’ambito di applicazione del provvedimento i balneari e il commercio ambulante. Inoltre, l’eurocommissaria al Mercato interno, signora Elzbieta Bienkowska, rispondendo a una interrogazione di europarlamentari italiani, ha a sua volta sottolineato la necessità di una verifica e di una certificazione della disponibilità della risorsa spiaggia, in assenza della quale le concessioni  rientrano nel campo delle disposizioni dell’articolo 12, comma 1 della Direttiva Servizi per quanto attiene la limitazione della loro durata.

Le due proposte emendative di CNA agiscono sul Decreto Legge 24 giugno 2016, n. 113 (cosiddetto salva imprese balneari)  adottato appena dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea  del 14 luglio 2016 (cause riunite C-458/14 e C-67/15) disponendo la conservazione per le attuali concessioni demaniali marittime dei diritti già instaurati sulla base del principio di tutela del Legittimo affidamento anche riguardo al diritto superficiario e promuovendo l’esclusione delle concessioni demaniali (rilasciate prima dell’approvazione della Direttiva europea dei Servizi 2006/123/CE) dalle evidenze pubbliche previste dall’ articolo 12 di tale Direttiva una volta verificata la disponibilità della risorsa spiaggia.

Temi e proposte sostenuti da CNA durante l’incontro tenutosi recentemente con i Ministri Centinaio e Stefani, rispettivamente al Turismo e agli Affari Regionali, che costituiranno l’agenda dei lavori per addivenire ad un intervento il più rapido possibile del Governo.

Proposte in linea con la risoluzione approvata dal Parlamento (Risoluzione sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in vista del Consiglio Europeo del 28 e 29 giugno 2018) in cui si impegna l’Esecutivo  a  sostenere  presso il Consiglio Ue soluzioni eque ed efficaci per una corretta interpretazione della Direttiva Servizi, mirate in particolare a escludere dalla sua applicazione le 30mila imprese balneari italiane.