La Camera di Commercio di Fermo, già dal 2013, insieme all’Università Politecnica delle Marche e alle Associazioni di categoria del territorio, promuove una serie di iniziative di informazione/formazione sul tema delle aggregazioni tra imprese.

In Italia le reti di impresa nate negli ultimi tre anni sono circa 1700 e coinvolgono circa 8600 imprese e il fenomeno è in rapida crescita. Le reti tra imprese nel Fermano sono oggi circa 25 e coinvolgono 65 aziende: un segnale importante di vivacità imprenditoriale che va incoraggiato e sviluppato.

L’edizione 2014 del progetto “Reti di impresa – Un’opportunità per affrontare nuove sfide”, parte del programma nazionale promosso e finanziato da UnionCamere, propone un’ulteriore fase nello sviluppo delle aggregazioni sul territorio: oltre al momento di informazione/formazione, verranno anche organizzate attività di accompagnamento per l’effettiva realizzazione dei progetti di rete.

Una delle modalità per rafforzare il nostro sistema produttivo è il cosiddetto “modello collaborativo”, secondo il quale le aziende collaborano per raggiungere un obiettivo comune, che ha l’obiettivo di superare i limiti dati dalla piccola dimensione delle imprese. Benché si tratti di un modello storicamente presente nei nostri territori (basti pensare ai consorzi e alle cooperative), non si è sviluppato con le modalità adatte alle sfide che le imprese si trovano ad affrontare oggi. E’ necessario, infatti, che le microimprese collaborino per essere maggiormente produttive e quindi competitive e per realizzare quello che da sole non potrebbero fare, per carenza di competenze e risorse finanziarie. Le reti di impresa, dunque, realizzano collaborazioni strategiche per innovare, internazionalizzare, migliorare la competitività sui mercati esteri e nazionali.

Gli imprenditori sembrano orientati a superare la riluttanza alla condivisione e alla collaborazione con altre imprese per poter affrontare le sfide e le incertezze dei mercati. Nelle Marche le esperienze di reti sono circa un centinaio e hanno coinvolto aziende nei settori piu’ diversi: dalla meccanica alla filiera della calzatura, dai servizi all’arredo – solo per citarne alcuni. Si collabora per sviluppare innovazione – anche grazie ai contributi comunitari erogati dalle strutture regionali – per affrontare la competitività dei mercati esteri e nazionali, per rendere le filiere maggiormente produttive. E’ un modello evolutivo per le filiere dei nostri distretti ma coinvolge anche aziende che operano fuori dai distretti: le esperienze nel nostro territorio sono davvero interessanti e aprono uno spiraglio nello scenario di crisi.

Il precedente ciclo di seminari si è concluso a febbraio 2014, con gli incontri svoltisi a Fermo, Amandola, Porto Sant’Elpidio e Servigliano. Sono state circa 60 le imprese che hanno manifestato l’interesse a proseguire nel progetto e a partecipare ai laboratori di rete: uno generale, quello relativo alla calzatura e quello sul settore casa.

Da questi tre laboratori è scaturita la costituzione formale di una rete d’impresa, con il contratto redatto da un notaio. Si tratta della rete afferente al settore delle calzature ed è stata chiamata “Modart Italia”, il cui progetto prevede: uno showroom a Villa Baruchello (Porto Sant’Elpidio), ufficialmente aperto; la realizzazione di un sito internet, on line da marzo 2014; l’organizzazione e la partecipazione a eventi “be to be”, attualmente in programma. Le aziende che fanno parte della rete “Modart Italia” si incontrano periodicamente, sviluppano idee e programmi e sono puntualmente assistiti dalla Camera di Commercio e dalla Cna Provinciale di Fermo.

Dai laboratori, inoltre, c’è stata anche la costituzione, non ancora formalizzata, di una rete del settore casa, con imprese del settore edile e impiantistico attualmente in fase di accordo sull’idea progettuale. L’intento è mettere insieme le diverse imprese di questi settori insieme ai professionisti, per poter offrire una risposta completa sia al privato che soprattutto al pubblico, che difficilmente si relaziona per la realizzazione di opere di grandi importi con le singole imprese non strutturate.

Il laboratorio generale ha portato alla condivisione tra imprese di importanti idee progettuali (ad es. la rete sposa) che potranno essere sviluppate in futuro, magari dopo questo secondo ciclo di seminari.

Si inizia il prossimo 14 ottobre a Valmir di Petritoli, si prosegue il 17 ottobre a Piane di Montegiorgio, il 28 a Montappone, il 7 novembre a Sant’Elpidio a Mare, il 14 a Montegranaro, il 21 a Fermo, per terminare l’11 dicembre a Porto Sant’Elpidio.

Una serie di incontri che vuole essere il più capillare possibile, con l’obiettivo di ricevere più manifestazioni di interesse e avere maggiori idee progettuali sui diversi settori che caratterizzano il tessuto imprenditoriale fermano.