La difficoltà di rispettare i termini di pagamento dei canoni di locazione degli immobili alberghieri e di tutte le imprese della filiera turistica a causa dell’emergenza epidemiologica in atto e in conseguenza delle straordinarie misure restrittive messe in atto dal Governo finalizzate al contenimento del contagio da Covid-19, rappresenta un ulteriore serissimo problema per il comparto turistico.
Da subito, infatti, la diffusione dell’epidemia da Covid-19 ha prodotto la cancellazione di prenotazioni alberghiere e viaggi sia in Italia che all’estero.
I danni sin qui registrati sono enormi e aumenteranno a macchia d’olio nei prossimi mesi considerando che le misure restrittive riguardanti gli spostamenti personali interesseranno almeno tutto il mese di aprile e che nei mesi successivi, è prevedibile, mancherà la domanda dei turisti internazionali e sarà sensibilmente ridotta la domanda turistica domestica anche nell’ipotesi di una graduale riapertura del settore.
In sintesi nel primo semestre 2020 per la filiera del turismo è immaginabile una perdita complessiva di 41 miliardi di euro.

Già nel primo semestre la perdita più consistente riguarderà il settore della ricettività con -13 miliardi di euro. Per questo settore sarà difficile poter rispettare nei tempi, quanto dovuto in relazione ai contratti di affitti degli immobili adibiti ad attività ricettive dell’alberghiero. In questa situazione rischiano di essere coinvolte la gran parte delle 33 mila imprese del settore di cui 521 a 5 stelle, quasi 6 mila a 4 stelle, oltre 15 mila a 3 stelle e oltre 5 mila e 500 di tra 1 stella e residenze turistico alberghiere.

LEGGI LO STUDIO CNA –> GLI EFFETTI COVID19 SULLE LOCAZIONI DEGLI IMMOBILI DEL TURISMO E DEL COMMERCIO 

INFO: CNA Terr.le Fermo, 0734/600288