Le aziende e i lavoratori dei comparti interessati percepiscono l’importanza della prevenzione in merito ai rischi da esposizione alle polveri di legno e cuoio, tuttavia è necessario adottare tutte le dovute misure di prevenzione e protezione, per garantire la salute sul lavoro.

La lavorazione del legno e del cuoio comporta l’emissione in aria di particelle che restano sospese: la tipologia di questi residui che permangono in sospensione è strettamente correlata al tipo di materiale lavorato ed alla metodologia usata, e determina un’esposizione ad un agente cancerogeno.

La letteratura scientifica ha da anni dimostrato che le polveri di legno e di cuoio sono cancerogeni certi con una lunga latenza: infatti gli effetti dell’esposizione a questi agenti possono manifestarsi dopo venti, trenta o addirittura quaranta anni, causando ad esempio l’insorgenza di tumori naso-sinusale.

A questo proposito dallo scorso novembre è partita una campagna di sensibilizzazione da parte delle AST territoriali, attraverso l’invio di un questionario di autovalutazione, mentre a partire dal mese di marzo in poi si avvierà un’attività di verifica presso le aziende, al fine di monitorare le corrette misure di prevenzione e protezione adottate.

Risulta quindi necessario effettuare una puntuale valutazione del rischio da esposizione professionale ad agenti chimici e fisici legno e del cuoio, che comprenda valutazioni tecniche, strumentali ed ambientali in stretta collaborazione con il Medico del Lavoro e RLS. La mancata valutazione e adozione di misure correttive, comporta sia un grave rischio di salute che una violazione della normativa ai sensi del Dlgs 81/2008 sanzionabile dagli organi preposti.

Per questo CNA ha messo a punto un sistema di assistenza mirato.

Per maggiori informazioni o assistenza è possibile contattare il Dipartimento Ambiente:

☎️0734992746 📩ambiente@cnafermo.it